Economista (Compton, Berkshire, 1790 - Kensington 1864), uno dei più eminenti rappresentanti della scuola classica. Prof. nell'univ. di Oxford (1825-30 e 1847-52), fece parte di varie commissioni reali. Può considerarsi tra i fondatori dell'economia pura per aver tentato, per primo, di dare una base assiomatica all'economia politica ricollegando i varî fenomeni a pochi postulati e per aver cercato di arrivare alla formulazione di una teoria economica mediante l'applicazione del metodo deduttivo. Introdusse nella determinazione del profitto il concetto di astinenza, definendo il prezzo in base alla remunerazione dell'astensione dall'uso improduttivo del capitale, alla remunerazione del lavoro e, in situazioni non di libera concorrenza, alla rendita. Contribuì originalmente alle teorie monetarie, specie analizzando i trasferimenti internazionali di metalli preziosi. Opere principali: An outline of the science of political economy (in British Encyclopaedia, 1836; 6a ed., 1872) e le lezioni sulla moneta, raccolte dalla London school of economics nel 1931.