Individuo o specie animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto al normale: può dirsi con riferimento preciso al nanismo o in un senso più generico. Il fenomeno del nanismo destò sempre curiosità e n. furono tenuti come oggetto di curiosità e di sollazzo, in Grecia e a Roma (da Tiberio a Domiziano) e nelle corti medievali e del Rinascimento (come buffoni; celebre l'alloggio loro riservato nel Palazzo Ducale di Mantova). Il mondo classico non favoleggiò molto intorno ai nani, raffigurati in caricature (per es. la pittura pompeiana del Giudizio di Salomone), spesso come deformi e identificati con i Pigmei. Nella mitologia germanica, invece, i n. (ted. Zwerg; ingl. dwafr), affini agli elfi, hanno una certa importanza: dotati di intelligenza e scaltrezza, abitano nell'interno delle montagne, sono minatori (quindi possessori e custodi di tesori, come quello del Nibelungo) e fabbri abilissimi, per lo più benefici all'uomo, in numerosi poemi, leggende e fiabe popolari. Nel folclore italiano, il n., o la sua raffigurazione, è considerato un portafortuna.