Centro in prov. e nel comune di Venezia (dal 1923), situato all’interno della Laguna Veneta, su un gruppo di cinque isole separate tra loro da un grande canale e da rii minori e collegate da ponti. Rinomato centro dell’industria vetraria (notevole il Museo dell’Arte Vetraria in Palazzo Giustinian, 17° sec.); le fornaci per la lavorazione del vetro, trasportate qui da Venezia nel 1292, raggiunsero il massimo splendore nel 15° e 16° secolo.
Nell’isola, anticamente chiamata Amuriana, il centro abitato si sviluppò in età longobarda con l’afflusso di profughi dalla terraferma e sin d’allora si governò con propri magistrati (tribuni); nel 12° sec. fu incorporata nel sestiere di S. Croce di Venezia. La repubblica vi inviò dal 1271 un podestà e ne rispettò sempre gli ordinamenti autonomi (consiglio maggiore e minore).
La basilica dei SS. Maria e Donato è un’importante costruzione veneto-bizantina del 7° sec., rifatta nel 12° (mosaici del 12° e 13° sec.; ancone trecentesche); all’esterno l’abside poligonale ha doppio loggiato, in cui si fondono forme lombarde ed elementi decorativi orientali. Notevoli S. Pietro Martire (15° sec.); palazzo Da Mula (gotico, 15° sec.).