Insieme di gruppi indigeni dell’India centro-orientale accomunati dalla lingua, della famiglia munda-khmer. In epoca preistorica gruppi parlanti lingue munda occupavano per intero la parte orientale della pianura del Gange; con l’arrivo delle popolazioni Arie e con l’imporsi delle strutture statali, i gruppi M. finirono per divenire marginali e furono inseriti ai livelli più bassi del complesso sistema indiano di caste. Attualmente le genti M. presentano diversi livelli di complessità socioeconomica e importanti differenze di tipo culturale. Tra loro, il gruppo più numeroso sono i Mundari (M. significa «capo», Mundari «seguaci del capo»). La famiglia linguistica munda-khmer comprende le lingue munda e mon-khmer dell’India orientale: il principale studioso di esse, W. Schmidt, ha sostenuto la stretta unitarietà delle due famiglie linguistiche, mentre A. Trombetti, tenendo presente anche la distribuzione geografica, ne ha sostenuto la netta differenziazione. Alcuni studiosi hanno riunito le lingue munda-khmer a quelle maleopolinesiache, con cui formerebbero il sistema munda-polinesiaco.