Termine introdotto da P. Groth nel 1870 per indicare quel fenomeno per cui, quando in alcuni composti organici si sostituiscono uno o più atomi di idrogeno con atomi di altri elementi, i cristalli dei composti che così ne derivano presentano cambiamenti di costanti cristallografiche in una sola direzione (con eventuale cambiamento anche di sistema di cristallizzazione).
Il termine è stato poi esteso alle variazioni analoghe di sostanze inorganiche che possono considerarsi derivate l’una dall’altra per sostituzione di un atomo o di un complesso di atomi. In tal senso si può dire che la m. rappresenti una situazione intermedia tra l’isomorfismo e la completa modificazione delle proprietà cristallografiche.