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cristallizzazione

Enciclopedia on line
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Fenomeno in virtù del quale le molecole o gli atomi di una sostanza si dispongono in modo regolare su una struttura fissa tridimensionale. Lo stato così raggiunto è detto stato cristallino. Il passaggio allo stato cristallino si ottiene con transizioni solido-solido (S→S), liquido-solido (L→S) e vapore (o gas)-solido (V→S). Il processo della c. viene utilizzato sia in operazioni di purificazione (c. frazionata, purificazione a zone) sia per la preparazione di cristalli artificiali. In questo caso si cerca o di ricreare in laboratorio le condizioni in cui i cristalli si sviluppano in natura (cristallogenesi), o di sviluppare tecniche per la crescita di grossi cristalli singoli (monocristalli), indispensabili per le applicazioni all’elettronica poiché i materiali monocristallini necessari per realizzare i moderni dispositivi elettronici non sono reperibili in natura ed è necessario sintetizzarli.

Nei processi di c. S→S la fase di partenza, amorfa o policristallina, viene condotta a una fase più ordinata. Alcune sostanze amorfe, come vetri o colloidi, possono essere cristallizzate mediante variazioni di temperatura e di pressione, non necessariamente concomitanti.

Per la c. dal liquido si possono distinguere due casi: la c. da una massa fusa, che ha luogo quando un materiale, la cui natura preferenziale è cristallina, viene raffreddato al di sotto del punto di fusione, e la c. da una soluzione. Quest’ultima può avvenire o per effetto di una variazione di temperatura (la solubilità del soluto decresce, in genere, al diminuire della temperatura) o per evaporazione del solvente o per adduzione di altri soluti che favoriscono il formarsi di una fase solida.

Esistono molte tecniche il cui scopo è di ottenere la sublimazione dalla fase vapore di uno o più monocristalli o di uno strato di materiale monocristallino su un opportuno substrato (c. epitassiale dalla fase vapore). I processi V→S possono avvenire in un ambiente di reazione chiuso o aperto. Nel primo caso (processi in tubo chiuso) il materiale da cristallizzare viene fatto evaporare da una sorgente che si trova nella zona calda del tubo, mentre la parte in cui è favorito il processo di sublimazione si trova in una zona più fredda.

fig.

Nell’ingegneria chimica il processo di c. viene utilizzato per separare sostanze solide sfruttando la loro diversa solubilità nello stesso solvente. Se una soluzione concentrata viene gradualmente raffreddata è possibile superare i limiti di solubilità senza che abbia luogo la separazione del solido. Con elevati gradi di sovrasaturazione ha luogo la formazione spontanea di germi cristallini per cui si possono identificare le tre zone illustrate nel diagramma di solubilità illustrato nella fig. per il caso del solfato di potassio. Nella zona di solubilità non ha luogo la formazione di nuclei. In quella intermedia metastabile non ha luogo la formazione di nuclei ma la crescita di nuclei eventualmente introdotti dall’esterno, ed infine nella zona di supersaturazione avvengono entrambi i fenomeni di formazione e crescita dei nuclei. La formazione della nuova fase ha luogo spontaneamente ed è associata a una diminuzione dell’energia libera del sistema.

Vedi anche
solvente Uno dei componenti di una soluzione, generalmente quello presente in maggiore quantità o quello che, allo stato puro, si presenta nello stesso stato di aggregazione della soluzione. Anche, qualsiasi sostanza capace di scioglierne un’altra, in genere senza alterarne la natura chimica. Comunemente i s. ... soluzione Chimica Sistema omogeneo formato da due o più componenti mescolati intimamente tra loro con un grado di dispersione dell’ordine molecolare. Linee generali A seconda dello stato di aggregazione (solido, liquido o gassoso) delle specie che danno origine alla s., si possono avere s. di gas, di liquidi ... collòide In chimica, sistema costituito dalla dispersione di una sostanza colloidale solida (S), liquida (L) o gassosa (G) (fase dispersa) in un'altra (fase disperdente), anch'essa allo stato solido, liquido o gassoso (➔ colloidale, stato). molecola La più piccola massa di una sostanza che ne conservi la composizione chimica e che ne determini il comportamento chimico e chimico-fisico. Chimica Generalità Una m. è formata da un insieme di atomi uguali (nel caso degli elementi) o diversi tra loro (nel caso dei composti). Allo stato condensato (solido ...
Categorie
  • CHIMICA FISICA in Chimica
Tag
  • AMBIENTE DI REAZIONE
  • SOVRASATURAZIONE
  • POLICRISTALLINA
  • ENERGIA LIBERA
  • EVAPORAZIONE
Altri risultati per cristallizzazione
  • CRISTALLIZZAZIONE
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)
    (XI, p. 958) La c. costituisce una delle cosiddette ''operazioni fondamentali'' di cui si compongono i processi di lavorazione dell'industria chimica. Essa determina la formazione di un prodotto solido cristallino a partire da una sua soluzione oppure dallo stato fuso e può essere utilizzata come mezzo ...
  • CRISTALLIZZAZIONE
    Enciclopedia Italiana (1931)
    La cristallizzazione è utilizzata nella tecnica e nell'industria per separare composti in forma chimicamente pura o in forma commerciabile, e anche per separare l'una dall'altra diverse sostanze solide sfruttando la loro diversa solubilità in uno stesso solvente. Questo processo era già noto agli antichi: ...
Vocabolario
cristalliżżazióne
cristallizzazione cristalliżżazióne s. f. [der. di cristallizzare]. – 1. Fenomeno per cui una sostanza assume lo stato cristallino, il che può avvenire per solidificazione di masse fuse (c. dal fuso), per separazione di una sostanza insolubile...
cristalliżżatóre
cristallizzatore cristalliżżatóre s. m. [der. di cristallizzare]. – 1. Qualifica di operai specializzati o di tecnici addetti in varie industrie chimiche a operazioni di cristallizzazione. 2. Apparecchio nel quale si effettua la cristallizzazione...
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