Famiglia veronese (nota anche come Montécchi); fu dalla fine del sec. 12º a capo del partito ghibellino che con l'aiuto di Torello Salinguerra (1205) di Ferrara, e più tardi di Ezzelino III da Romano (1226) combatté la famiglia guelfa dei Conti di S. Bonifacio. Dopo un'effimera conciliazione (1235) i M. ripresero la lotta, favorendo il predominio di Ezzelino III in Verona, durato poi fino al 1259. Quando però si videro esclusi dall'effettivo governo della città tentarono due volte di ribellarsi (1246 e 1253), ma furono crudelmente puniti da Ezzelino, fin quasi allo sterminio, perdendo così ogni importanza politica, specialmente con l'affermarsi della signoria scaligera. Il nome dei M. rimase però ancora vivo in Verona e finì per servire come insegna di parte; passò poi, per il tramite di Luigi da Porto, nel Romeo and Juliet di Shakespeare.