Società del settore chimico, farmaceutico e dell’energia, costituita a Firenze nel 1888 con la ragione sociale di Società anonima delle miniere di Montecatini, allo scopo di esercitare lo sfruttamento delle miniere di rame del posto; nel 1910 si orientò verso l’industria chimica con la produzione dell’acido solforico, del solfato di rame e dei fertilizzanti fosfatici necessari all’agricoltura. Intorno agli anni 1920, l’attività nel campo dei fertilizzanti fu estesa enormemente (anche per l’acquisto dei brevetti dell’ingegnere G. Fauser per la produzione di ammoniaca sintetica), con la realizzazione di impianti in tutto il mondo. In quello stesso periodo la produzione fu diversificata nei campi dell’alluminio, degli esplosivi e delle vernici. Nel 1930, rilevando lo stabilimento Schiapparelli, furono stretti accordi con il gruppo francese Rhône Poulenc, in base ai quali si giunse alla costituzione della Farmitalia (1935). Durante questo periodo, la Montecatini fece l’ingresso nel comparto della chimica organica per dare vita nel 1936, in combinazione con lo Stato italiano, all’Azienda Nazionale Idrogenazione Combustibili (ANIC) per la produzione di benzina e la raffinazione del petrolio. Dopo la Seconda guerra mondiale, ricostruiti gli impianti distrutti e danneggiati, la società sviluppò particolarmente l’industria delle materie plastiche, la petrolchimica, la produzione di fertilizzanti azotati e le ricerche di petrolio, di uranio ecc. Nel 1963 la Montecatini e la Royal Dutch Shell costituirono la Monteshell; nel 1966 a seguito della fusione con la Edison, fu costituita la Montecatini Edison divenuta M. nel 1970 e passata nel 1987 sotto il controllo della Ferruzzi Finanziaria. Nel 1989 fu varato il progetto Enimont, joint-venture che doveva raggruppare le attività chimiche di M. e di Enichem (società chimica dell’Eni) creando il nuovo polo dell’industria chimica italiana. Il fallimento di tale progetto (1990), accompagnato da torbide vicende giudiziarie, e la crisi economica del 1993, che colpì il sistema in generale e la società in particolare, portò la M. a gravi difficoltà finanziarie. Nello stesso anno, il controllo della società passò alle banche creditrici che, coordinate da Mediobanca, ne hanno programmato il riassetto. Nel 2000 è stata realizzata la fusione per incorporazione della M. nella Compart, che ha assunto la denominazione di Montedison S.p.A. Nel 2001 la M. ha lanciato con successo un’offerta pubblica di acquisto residuale sui gruppi Falck e Sondel. Nel 2002 si è fusa con Edison, Sondel e FIAT Energia dando vita a una nuova società, che mantiene il nome Edison, operante nella produzione, trasporto e commercializzazione sia di energia elettrica sia di gas naturale.