Adorazione di un solo essere divino. Si distingue dal monoteismo in quanto non implica l’esplicita affermazione dell’unicità di Dio o la negazione di altre divinità. Si può parlare di m. temporanea nel caso in cui, come in certi inni vedici e salmi penitenziali babilonesi, l’esaltazione del dio adorato arriva al punto di negare l’importanza degli altri dei; e di m. duratura, nel caso in cui il dio protettore di un popolo accentra in sé tutti i valori sacrali e diventa unico dio adorato da quel popolo, che però ammette che altri popoli abbiano i loro dei. Secondo una teoria, lo yahwismo ebraico sarebbe stato una m. prima di diventare monoteismo.