Stato federato degli USA (180.516 km2 con 5.911.605 ab. nel 2008); capitale Jefferson City. È limitato a E dal fiume Mississippi, mentre parte del confine occidentale è segnato dal fiume omonimo, che poi, piegando a E dopo la confluenza del fiume Kansas, taglia in due lo Stato. La regione a N del fiume, formata da depositi morenici e da suoli di natura loessica, presenta altitudini non superiori ai 200-300 m ed è più piovosa e più abitata della regione a S, caratterizzata da una topografia più accidentata (Altopiano di Ozark), da altitudini più rilevate e dall’aridità. Notevoli le produzioni agricole (mais, soia), l’allevamento e le risorse minerarie (piombo, carbone, ferro, barite). Importanti sono anche le attività industriali (industrie alimentari, meccaniche, chimiche, editoriali e aeronautiche) e la produzione di energia idroelettrica. Sviluppato il turismo.
La regione fece parte della provincia francese della Louisiana fino al 1803, quando tutta la provincia fu ceduta da Napoleone alla repubblica americana (Louisiana Purchase). Accresciutasi rapidamente la popolazione, si chiese insistentemente l’annessione all’Unione: il che, essendo il M. uno Stato schiavista, provocò aspre discussioni tra schiavisti e abolizionisti. Con il compromesso del M., che nel 1820 veniva accettato dal Congresso, si riconosceva la schiavitù nel M., purché fosse interdetta in modo assoluto negli altri territori oggetto del Louisiana Purchase a N del 36° 30′ di lat. Nello Stato, ammesso nel 1821 nell’Unione, lo scoppio della guerra di secessione determinò una situazione di incertezza, ma il M. finì per essere fedele all’Unione e nel 1865 abolì la schiavitù. Il paese intanto cresceva per un più razionale sfruttamento delle sue risorse, in particolare quelle idroelettriche, realizzate attraverso numerosi impianti sorti sul fiume Missouri.