Artista e poetessa italiana (Klagenfurt 1922 - Roma 2017). Compiuti gli studi in Italia, in Inghilterra e in Svizzera, ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie nel 1943 (Giardino) e si è dedicata alla critica d'arte. Dalla seconda metà degli anni Sessanta ha cominciato a lavorare nell'ambito della poesia concreta e visiva (Gabbia: Ho, 1966; Monumento, 1966; Fiore nero, 1971) sperimentando tecniche diverse, dai segni tipografici al collage, al fotocollage. Accanto a testi poetici tridimensionali (Pagina-finestra, 1971), la sua ricerca si è sempre più incentrata sul rapporto, giocoso o inquietante, tra parola, immagine e simbolo, elaborando poesie-oggetto, installazioni e performances, nelle quali motivi ricorrenti sono l'uovo, il libro, l'albero (L'Ovo di Gubbio, 1976; Arbor inversa, 1979; Operazione Orfeo - L'uovo nella caverna, 1982-85; Il seme del libro, 1982; A Breton - "paura di dimenticare le dita in un libro", Breton, 1989; Libro-campo, 1998, ecc.). Oltre che in numerose mostre personali, le sue opere sono state presentate nelle più significative rassegne internazionali (Biennale di Venezia, 1969, 1972, 1978, 1980, 1986, 1995; Documenta 7, Kassel, 1982; Biennale di San Paolo, 1973, 1981, 1994). B. ha continuato la sua attività storico-critica anche attraverso l'organizzazione di mostre (Artiste italiane tra linguaggio e immagine negli anni Sessanta e Settanta, 1998, Ferrara, Gallerie civiche d'arte moderna e contemporanea). Nel 2019, a due anni dalla morte, in omaggio all'artista è stata allestita al Museo laboratorio dell'Università La Sapienza di Roma l'antologica Oltre la parola. Mirella Bentivoglio dalla Collezione Garrera, che ne ricostruisce compiutamente il percorso creativo.