Stesura preparatoria di un documento (poi corretta, approvata e copiata in forma definitiva), importante per lo studio del processo di formazione del documento, ma senza valore storico e giuridico. Nel Medioevo, la m. poteva consistere in più stadi: un abbozzo preparatorio, spesso vergato sul rovescio della pergamena che avrebbe poi ospitato l’originale e una stesura sul registro del notaio rogatario, cui non sempre seguiva la redazione completa dell’originale. La m., presente nella cancelleria pontificia dal 9° sec. e in quella imperiale più tardi, era redatta da dictatores o segretari di cancelleria; in alcune cancellerie del tardo Medioevo alcune m. erano redatte in volgare.