Uomo politico argentino (Córdoba 1844 - Capitán Sarmiento 1909); governatore di Córdoba (1880) e poi senatore (1884), fu eletto (1886) presidente della Repubblica per un periodo di sei anni. La corruzione amministrativa e la speculazione produssero un'inflazione, che (1890) degenerò in vero e proprio panico finanziario. Le dimissioni del gabinetto, richieste dal partito d'opposizione, la "Unión Cívica", costituitasi da poco, non riuscirono a evitare la rivolta militare e popolare, che scoppiò a Buenos Aires, sempre nel 1890. Dopo giorni di lotte per le strade, J. si dimise e fu sostituito dal vicepresidente Carlos Pellegrini.