Branca della meccanica dei fluidi che studia il moto di un fluido incompressibile nel quale si ha una sospensione di particelle la cui dimensione lineare caratteristica è compresa nell’intervallo 0,1-10 μm; il limite inferiore deriva dalla condizione che il flusso si possa considerare continuo, mentre quello superiore garantisce che gli effetti del moto browniano, costituenti un aspetto tipico della m., non siano trascurabili; per alcuni particolari aspetti questi limiti possono scendere a 0,01 μm o salire fino a 100 μm. Le particelle stesse possono avere la più svariata natura, da quella dei residui della combustione presenti nello smog (0,01-0,1 μm), a quella di virus e batteri (0,01- 0,1 μm), dei pigmenti (0,01-1μm) e flagelli (organuli motori tipici dei Flagellati), di altri microrganismi, per es., spermatozoi (1-10 μm), dei globuli rossi del sangue (2-10 μm) ecc. Un fluido così strutturato è detto microfluido.
Varie sono le applicazioni nella scienza e nella tecnica interessate alla m., da processi industriali in ingegneria chimica, quali il disinquinamento atmosferico e la purificazione delle acque, alla teoria della coagulazione, alla biologia.