Fibra citoplasmatica che fa parte degli elementi costitutivi del citoscheletro e dell’apparato contrattile della cellula eucariotica. I m. (o filamenti di actina) sono strutture allungate, bastoncellari, di circa 9,5 nm di diametro, costituite da molecole di actina. Nelle cellule del muscolo scheletrico e di quello cardiaco il citoscheletro è particolarmente sviluppato; in esse i m., con altre proteine dell’apparato contrattile (➔ miosina), costituiscono le strutture portanti dei filamenti sottili dei sarcomeri delle fibre muscolari. I m. sono anche coinvolti in molti aspetti della struttura e funzione delle cellule non muscolari, dove, associati a diverse proteine, sono in grado, come i microtubuli, di aggregarsi e disaggregarsi continuamente mutando la loro localizzazione all’interno della cellula. I m. presentano due estremità, basale e apicale; la velocità di aggregazione maggiore si ha all’estremità basale. Mediante l’uso di sostanze chimiche che inibiscono l’allungamento, è stato dimostrato che l’associazione dei m. è necessaria sia per il movimento migratorio delle cellule (amebe, mixomiceti), sia per la formazione dell’anello contrattile durante la citodieresi. Filamenti di actina sono presenti nelle cellule epiteliali, associati ai desmosomi, e sono abbondanti nei microvilli dell’epitelio intestinale. In alcuni tipi di cellule in coltura i fasci di m. sono cospicui e si chiamano fibre di tensione: esse stabiliscono connessioni con la faccia interna della membrana citoplasmatica nelle zone in cui la cellula è in contatto con la superficie del recipiente di coltura.