Francescano (Cesena 1270 circa - Monaco di Baviera 1342). Maestro di teologia a Parigi, eletto generale dell'ordine (1316) in un momento acuto della lotta con gli spirituali per l'osservanza della regola; in linea con l'azione del pontefice Giovanni XXII intervenne contro il movimento degli spirituali. La rottura con il pontefice avvenne dopo che il capitolo generale francescano di Perugia (1322) presediuto da M. ebbe dichiarata ortodossa la proposizione "Cristo e gli Apostoli nulla hanno posseduto per diritto di proprietà, né singolarmente, né collettivamente", condannata invece dal papa. Convocato ad Avignone nel 1327, M. si rifugiò, con Guglielmo di Occam e Bonagrazia da Bergamo, presso l'imperatore Ludovico il Bavaro. Fu deposto e scomunicato (6 giugno 1328), espulso dall'ordine e condannato, contumace, alla prigionia perpetua (25 apr. 1331).