Giurista e polemista (m. Monaco di B. 1340), francescano (1310), al secolo Buoncortese, dottore in diritto, fu accanito difensore della comunità contro gli spirituali (1311), protestando anche contro Clemente V, che lo relegò (1312) nel convento di Valcabrère (Comminges). Fuggitone con l'elezione di Giovanni XXII, nelle discussioni che ne seguirono B. continuò a combattere gli spirituali fin quando la bolla Ad conditorem canonum (1322) non lo portò ad opporsi al papa, come procuratore dell'ordine, con un celebre appello lanciato nel concistoro del 14 genn. 1323. Aggravatasi la situazione, malgrado le concessioni formali del papa (bolla Cum inter nonnullos, 12 nov. 1323), B., incarcerato per un anno, fuggì poi presso Ludovico il Bavaro, ove fiancheggiò Michele da Cesena e Guglielmo d'Occam con numerosi opuscoli polemici.