mfecane
Termine che in lingua zulu significa «devastazione», indica il periodo di rivolgimenti e grandi migrazioni che investì le popolazioni dell’E dell’Africa australe negli anni 1820-30. Il processo, determinato da cause diverse e non del tutto chiarite (fra cui una concomitanza di crescita demografica, eccessivo sfruttamento delle risorse agro-pastorali, nuove tecniche belliche, crescente competizione commerciale sulle coste), fu precipitato dalla rapidissima espansione zulu e determinò la radicale dislocazione territoriale di una serie di comunità, i gruppi nguni in particolare, innumerevoli vittime belliche e profughi, la distruzione di entità politiche preesistenti e la creazione di nuove – molto forti e coese – che raccolsero e riorganizzarono parti e brandelli dell’ordine precedente. In particolare emersero dallo m. il nuovo regno degli , lo Swazi (➔ Swaziland), il regno dei sotho (➔ Lesotho), nell’area dell’od. Sudafrica, ma anche il regno ndebele dell’od. Zimbabwe, quello di Gaza in Mozambico. Le distruzioni dello m. facilitarono enormemente l’avanzata e l’occupazione delle terre da parte dei bianchi .