Prefisso usato in chimica con diversi significati: a) indica un composto che sia una forma polimerica o, comunque, più complessa di quella al cui nome s’aggiunge (per es. metaldeide, metaproteina ecc.); b) in chimica inorganica indica, nella nomenclatura tradizionale, l’acido derivato dalla parziale disidratazione (perdita di una molecola d’acqua) di acidi del tipo orto; per es., dall’acido ortofosforico, H3PO4, si ottiene l’acido metafosforico HPO3 (esistente, in realtà, solo in forma polimera in soluzione); lo stesso prefisso si conserva nella nomenclatura dei sali derivati da tali acidi; c) in chimica organica, nei composti bisostituti del benzene, indica il derivato con i gruppi sostituenti in posizione 1 e 3; con questo senso si abbrevia, di solito, col simbolo m (così metaxilene, abbreviato: m-xilene ecc.); il termine ha anche un uso sostantivato (posizione meta, isomero meta); d) come prefisso, quale abbreviazione di metil- (così, metallile vale metilallile, metacrilico è sinonimo di metilacrilico ecc.).