Artista concettuale statunitense (n. Albert Lea, Minnesota, 1941). Intellettuale a tutto campo, insegnante e scrittrice oltre che artista, a partire dagli anni Settanta ha saputo ridefinire i paradigmi dell'arte contemporanea, indagando l'identità di genere e la costruzione culturale del femminile attraverso installazioni di grande formato a carattere narrativo. Successivamente è pervenuta a un'analisi lucida e serrata di tematiche sociali più ampie, quali i crimini di guerra e l'esercizio del potere nelle società industrializzate dell'Occidente.
Ha studiato musica e belle arti nel College of St. Teresa di Winona e ha completato la sua formazione a Firenze e a Londra, dove ha vissuto a lungo (1968-87) prima di ritornare negli Stati Uniti, paese nel quale ha svolto un ruolo importante anche nell'ambito della critica e dell'insegnamento (dal 1989 con l'Independent study program del Whitney Museum di New York e, dal 1996, presso la University of California a Los Angeles). Ha partecipato, inoltre, alla realizzazione del film The nightcleaners (1972) e ha collaborato alla rivista Screen (dal 1979), ma si è imposta all'attenzione della critica per le sue installazioni, incentrate sull'identità e sulla condizione sociale della donna, frutto di una lunga e rigorosa elaborazione attraverso fotografie, oggetti, diagrammi, documenti, interviste, registrazioni sonore; installazioni proposte anche con espedienti visivi che ne rivelano una serrata organizzazione narrativa dello spazio.
Dopo Post partum document (1973-79), che analizza il rapporto madre-figlio nella sua personale esperienza, K. ha affrontato, con un approfondimento anche teorico, tematiche sempre più complesse che comprendono eventi politici e istituzioni culturali: Interim (1984-89), strutturata in quattro sezioni (Corpus, Pecunia, Historia, Potestas); Gloria patri (1992), elaborata sotto la pressione degli eventi della guerra del Golfo; Mea culpa (1993-99), sui resoconti mediatici dei crimini di guerra perpetrati nell'ultimo quarto del sec. 20°. Tra i lavori più recenti sono ancora da menzionare: Flashing nipple remix (2005); Sisterhood is POW... (2005); la serie Improvisations (2006). Oltre a numerosi interventi su riviste specializzate che illustrano la sua posizione nell'ambito del pensiero femminista contemporaneo, K. ha pubblicato ancora Imaging desire (1997).