Scrittore francese (Chaville, Hauts-de-Seine, 1867 - Parigi 1905). Ricco di interessi letterarî e filologici, pubblicò Étude sur l'argot (1889), incentrata sull'analisi dell'opera di F. Villon (cui dedicò anche François Villon: rédactions et notes, post., 1912); tradusse tra gli altri Shakespeare, Defoe, Stevenson. Scrisse novelle e prose di estrema raffinatezza stilistica e di sottile penetrazione psicologica (Coeur double, 1891; Le roi au masque d'or, 1893; La croisade des enfants, 1893; Le livre de Monelle, 1894; Vies imaginaires, 1896), nelle quali si combinano influenze simboliste e naturaliste. Raccolse il meglio dei suoi articoli in Spicilège (1896).