Poeta iraniano (n. Mashhad 1934), tra i continuatori della rivoluzione formale iniziata da Nīmā Yūshīġ. La sua poesia abbandona completamente gli schemi classici e predilige l'asimmetria del verso, l'irregolarità del ritmo, l'assenza di rima. Tra le sue opere: Shabistān ("Dormitorio", 1961); Shabāviz ("Barbagianni", 1965); Ba ensān ammā barāye kharkhākihā yungiehā va kalaghha ("Per gli uomini, ma anche per i millepiedi, le erbacce e le cornacchie", 1972); Ketabeh Doostie ("Il libro dell'amicizia", 1988); Koja'st An Seda? ("Dov'è quella voce?", 1992). Del 1996 è la raccolta antologica Modern persian poetry che riunisce, in lingua inglese, le più fervide espressioni letterarie del Novecento iraniano. Nel 2004 è apparso il suo primo libro di poesie in lingua inglese, Of birds and men: poems from a persian divan.