Città della Francia occidentale (133.968 ab. ca.), capoluogo del dipartimento della Haute-Vienne. Giace sulla sponda destra del fiume Vienne, a 280 m s.l.m. È sede di una fabbrica di maiolica dal 1737 e, dalla scoperta del caolino a Saint-Yrieix, di una famosa fabbrica di porcellana (1771), annessa nel 1784 alla manifattura di Sèvres.
Capoluogo dell’omonima vicecontea sotto Merovingi e Carolingi, L. fu considerata nel Medioevo la capitale del Limosino e, per tutta la Francia centrale, fino alla metà del 19° sec., costituì il massimo centro di raccolta e smistamento delle derrate alimentari. Fin dall’Alto Medioevo fu divisa nei due centri della Cité e dello Château: il primo (dove si trovavano la cattedrale, l’arcivescovato e i monasteri) feudo vescovile; il secondo, prevalentemente commerciale e industriale (famose nel Medioevo furono l’oreficeria e l’arte dello smalto; L. fu sede, dal 12° al 14° sec., di una fiorente scuola di smalto champlevé, detto opus lemovicense, e dalla fine del 15° sec., di smalto dipinto su rame), sottoposto alla giurisdizione comune del visconte di L. e dell’abate di Saint-Martial, finché (13° sec.) subentrò in ambedue il regime comunale. Questo fu sostituito, a metà del 14° sec., dalla giurisdizione della Corona che fece di L. la sede dei suoi rappresentanti per la provincia del Limosino. L. accolse la Riforma protestante dal 1559 alla fine del 16° sec.; divenne capoluogo del dipartimento della Haute-Vienne nel 1790.
La città, ad anfiteatro sulla riva del fiume, conserva resti di età romana. Nel centro è la cattedrale (S. Stefano, 1273, iniziata da J. Deschamps sulla chiesa dell’11° sec.). Altri edifici: S. Pietro di Queyroix (13° sec.; ricostruita 14°-19° sec.); S. Michele dei Leoni (14°-16° sec.; campanile del 14°). La cripta di S. Marziale è celebre negli itinerari dei pellegrinaggi medievali. Nel quartiere della Boucherie vi sono numerose case medievali e rinascimentali.