Romanzo (1910) dello scrittore A. Fogazzaro (1842-1911). Prosecuzione conclusiva della trilogia costituita da Piccolo mondo antico (1895), Piccolo mondo moderno (1900-01) e Il Santo (1905), scritto nell'intento di allontanarsi dal tema di fondo di quest'ultimo, ha come protagonista Massimo Alberti, un discepolo del Santo.
Massimo si innamora di Leila e la storia richiama molto spesso la figura del Santo, ma si svolge fondamentalmente in chiave di commedia, dove tornano il comico e le macchiette di contorno. Il protagonista prende via via le distanze dalle dispute teologiche, rientrando nei ranghi della Chiesa, sempre che questa sia quella degli umili, lontana dalle ipocrisie che spesso la caratterizzano. Nonostante questo passo indietro dell'autore, anche Leila venne messa all'Indice, suscitando al tempo stesso le critiche dei modernisti.