• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Latini

di Sergio Parmentola - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
  • Condividi

Latini

Sergio Parmentola

I primi abitanti del Lazio

I Latini erano un popolo indoeuropeo giunto in Italia nel 3° o 2° millennio a.C. Stabilitisi nel Lazio, essi costituirono numerose comunità autonome che si federarono in leghe politico-religiose. Alternarono con Roma periodi di alleanza e di ostilità, ma nel 4° secolo a.C. furono sottomessi e assorbiti nello Stato romano

I Latini nella storia e nella leggenda

La regione in cui si stanziarono – il Latium vetus (in latino «Lazio antico») – si estendeva dal basso corso del Tevere, a nord, al promontorio del Circeo e a Terracina, a sud. Forse erano arrivati nella penisola insieme con i Siculi, che poi proseguirono verso meridione. Quel che è certo è che i Latini in età storica erano così radicati nel territorio da aver perso la memoria del loro arrivo e ritenersi autoctoni, cioè nativi della regione.

Una tradizione tramanda che il loro nome originario era in realtà Aborigeni e che quello di Latini era derivato dal re Latino, di cui si hanno solo notizie leggendarie. E proprio sul re Latino verte la prima testimonianza scritta sull’esistenza di questo popolo, costituita dalla Teogonia, poema del greco Esiodo (8°-7° secolo a.C.). In essa si legge che Latino era figlio di Ulisse e della maga Circe.

Un’altra tradizione, narrata nell’Eneide dal poeta romano Virgilio (1° secolo a.C.), racconta che Enea, fuggito da Troia dopo la sua distruzione, giunse nel Lazio, dove si scontrò con Latino, re dei Latini, e Turno, re dei Rutuli. Vinse Enea, che uccise Turno e sposò Lavinia, figlia di Latino. Diventato re dei Latini, Enea fondò una città che in onore della moglie chiamò Lavinium (oggi Pratica di Mare). Suo figlio, Ascanio, fondò invece Alba Longa, sui Colli Albani, nei pressi dell’odierno Castel Gandolfo. Da Enea sarebbero discesi anche Romolo e Remo, fondatori di Roma. I Latini non erano l’unico popolo dell’odierno Lazio, popolato anche dagli Italici: ai tempi dei Romani il nome fu esteso dapprima a tutti i popoli uniti nella Lega sacra del Monte Albano, poi a quelli che parlavano il latino.

La società e le sacre leghe

I Latini erano divisi in gruppi, chiamati populi, politicamente autonomi. La forma di governo inizialmente era la monarchia, che venne poi sostituita da magistrature elettive. Vivevano di agricoltura e abitavano in villaggi collocati sulle alture.

I populi latini erano soliti federarsi in leghe politico-religiose, che veneravano una divinità comune. Le leghe erano dirette da un dittatore (dictator latinus), eletto a turno dai diversi popoli. I federati mettevano in comune gli eserciti, si spartivano i bottini di guerra, fondavano colonie, commerciavano tra loro. La lega più importante fu quella che venerava Giove Laziale nel santuario del Monte Cavo (la vetta più alta dei Colli Albani). Essa raccolse 47 comunità sotto l’egemonia di Alba Longa: tra i centri più importanti c’erano Antium, Ardea, Aricia, Laurentum, Praeneste, Tibur, Tusculum e Velitris.

Ogni primavera i federati s’incontravano al santuario per celebrare la festa delle Ferie Latine, in cui veniva sacrificato un toro bianco. Più tardi, dopo che il re di Roma Tullo Ostilio (7° secolo a.C.) ebbe distrutto Alba Longa, il re Servio Tullio (6° secolo a.C.) dedicò un tempio a Diana sul colle Aventino, per inaugurare una nuova lega sacra sotto la direzione di Roma. Molte città latine, però, rifiutarono l’egemonia romana e fondarono una propria lega, sempre dedicata a Diana, ma con centro ad Aricia, presso il Lago di Nemi.

L’egemonia romana

All’inizio del 5° secolo a.C., dopo una serie di scontri e la vittoria presso il Lago Regillo (499, o 496 a.C.), i Romani costrinsero i Latini a diventare loro alleati. Fu il console Spurio Cassio a realizzare nel 493 a.C. l’accordo – chiamato foedus Cassianum («patto di Cassio») – che istituiva una lega per la difesa comune da altri popoli, come Equi, Volsci, Sabini ed Etruschi.

L’alleanza non fu però stabile: quando i Galli invasero e incendiarono Roma (390 a.C.) i Latini si divisero e lo stesso accadde durante le guerre sannitiche. Per questo i Romani, vittoriosi a Trifanum, sciolsero la lega (338 a.C.) e assorbirono i Latini nello Stato romano. Grazie allo ius Latii («diritto latino»), i Latini ebbero dei privilegi rispetto agli altri popoli italici sottomessi da Roma, come il diritto di cittadinanza se risiedevano a Roma.

Vedi anche
Volsci (lat. Volsci) Antico popolo italico stanziato in un’ampia zona del Lazio meridionale interno e costiero (dalle valli del Liri e del Sacco alla pianura pontina). La tradizione antica li raffigura come selvaggi e predoni, discendenti dei Lestrigoni (➔). ● È probabile che il processo di strutturazione ... Alba Longa Antichissima città del Lazio sui Colli Albani, fondata, secondo la leggenda, da figlio di Enea, Ascanio. Dopo di lui avrebbero regnato su Alba Longa undici re sino alla fondazione di Roma. La stessa Roma sarebbe stata fondata da coloni di Alba Longa e Romolo discenderebbe dalla stirpe reale di Alba. ... Sèrvio Tùllio Sèrvio Tùllio (lat. Servius Tullius). - Re di Roma (sec. 6º a. C.), sesto nella successione. Secondo una tradizione, figlio di Ocrisia, nobile latina divenuta schiava di Tanaquilla, moglie di Tarquinio Prisco, fu da questo elevato dall'originale condizione servile (donde il nome) a proprio genero, e ... Tullo Ostìlio Tullo Ostìlio (lat. Tullus Hostilius). - Terzo re di Roma (673-642 a. C.); avrebbe ripreso la politica guerriera di Romolo: venne a conflitto con gli Albani, comandati prima da Cluilio, che morì alle fosse Cluilie, e poi da Mezio Fufezio; la guerra si risolse a vantaggio dei Romani, con il duello degli ...
Categorie
  • POPOLI ANTICHI in Storia
Tag
  • PROMONTORIO DEL CIRCEO
  • GUERRE SANNITICHE
  • CASTEL GANDOLFO
  • POPOLI ITALICI
  • ROMOLO E REMO
Altri risultati per Latini
  • Latini
    Enciclopedia on line
    (lat. Latini) Popolazione indoeuropea giunta in Italia fra il 3° e 2° millennio a.C. e stanziatasi nel Latium vetus, regione che si estendeva dal basso corso del Tevere (a N) a Terracina (a S). Storia Oltre a Roma, emergevano Alba Longa, Tuscolo, Ariccia, Lanuvio, e, in grado minore, Tivoli, Preneste, ...
  • latini
    Dizionario di Storia (2010)
    Antico popolo che in età storica abitava il Latium vetus. È il più antico strato di indoeuropei immigrati forse al principio dell’Eneolitico e diffusi originariamente su tutto l’arco tirrenico dal Lazio alla Sicilia. Appartengono probabilmente ai l. le tombe a inumazione dell’Età del bronzo e certamente ...
  • Latini
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Arnaldo D'addario I genealogisti fiorentini individuarono nella società cittadina diverse famiglie di questo nome che in varie epoche emersero nella vita sociale e nella storia politica della città. Da tutte queste famiglie vennero sempre distinti i L. detti di ser Brunetto, che si ritengono essere ...
  • LATINI
    Enciclopedia Italiana (1933)
    Giuseppe CARDINALI Dalle origini alla fine della monarchia romana. - È il nome del popolo che in tempo storico abitava la vasta pianura chiamata Lazio (v.). La sua lingua appartiene al ceppo indoeuropeo, e più specialmente alla famiglia delle lingue italiche propriamente dette, le quali lingue, secondo ...
Vocabolario
latino-bàrbaro
latino-barbaro latino-bàrbaro agg. e s. m. – Appartenente alla lingua latina della decadenza, soprattutto con riferimento a vocaboli del latino medievale tratti da radicali non latini o, in generale, ignoti al latino classico: un glossario...
latino
latino agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali