Laminato in metallo di piccolo spessore, o anche in materiale plastico o in gomma, da cui si ricava con metodi fotomeccanici una forma di stampa. Nella stampa tipografica si utilizzano l. di zinco o di lega di magnesio (cliché) montate su zoccoli di legno da inserire nella composizione in piombo per ottenere le illustrazioni. Nella stampa offset le l. di alluminio o di acciaio, un tempo preparate a mezzo di granitura e copertura con strato sensibile, vengono oggi fornite già preparate e presensibilizzate in negativo o positivo. Nella stampa rotocalco e in quella calcografica in piano sono usate l. di rame da incidere con metodi fotomeccanici. Inoltre, nella stampa tipografica e flessografica si utilizzano l. di materiale plastico, con strato di materiale che polimerizza e indurisce per effetto della luce (l. fotopolimere) da cui con processi fotomeccanici si ricavano forme in rilievo.
Sottile piastra, generalmente rettangolare, di vetro trasparente, a facce piane parallele su una delle quali è disteso uno strato di emulsione sensibile; era usata come materiale per negativi, specie dai fotografi professionisti in studio, nonché per ottenere diapositive e immagini stereoscopiche; per l’uso, le l. erano introdotte in speciali telai (châssis): di qui la pratica di chiamare l. anche le pellicole portate da châssis, come, per es., quelle usate per le radiografie e le pellicole.
L. nucleare In fisica nucleare e subnucleare, speciale l. fotografica, con emulsione a grana molto fina (dimensione dei granuli 0,1-0,6 μm), usata per la rivelazione di particelle cariche elettricamente (elettroni, protoni ecc.). Se la l. viene attraversata da una particella carica, questa per ionizzazione impressiona i granuli di bromuro d’argento dell’emulsione. Sviluppata la l., le particelle vengono rivelate al microscopio dalle loro tracce, costituite da una successione di granuli di argento più o meno fitti a seconda del potere ionizzante delle particelle medesime. La tecnica delle l. nucleari, introdotta all’inizio degli anni 1930 e successivamente raffinata, ha consentito importanti scoperte nel campo delle particelle elementari come l’individuazione del mesone π (1947) e il riconoscimento del processo di decadimento di tale mesone (1949).
Nella scienza delle costruzioni, le l. si distinguono in l. piane, dette più comunemente piastre, e in l. curve, o volte, secondo che la loro superficie media, in assenza di forze esterne, appartenga a un piano oppure no. Alle l. curve di spessore molto sottile viene dato il nome di membrane.