lapiés Scanalature di vario tipo e dimensione che di solito si rinvengono su rocce (prevalentemente calcari e gessi) soggette a fenomeni di soluzione per opera delle acque meteoriche (dette anche all’inglese clints e al tedesco Kerren). Possono formarsi anche sotto coperture vegetali che anzi ne favoriscono lo sviluppo accoppiando all’azione degli acidi umici del suolo che le ospita quella dell’anidride carbonica. In base alle caratteristiche morfologiche, le forme più comuni sono: l. scanalati (con canali larghi circa 1 cm), l. a solchi (più ampi e profondi dei precedenti e spesso anastomizzati), l. a creste (con lame di separazione tra un solco e l’altro più o meno smussate a seconda dello stadio di evoluzione), l. a guglia, l. misti. I solchi, che possono raggiungere anche qualche metro di profondità, si sviluppano tanto su roccia compatta quanto in corrispondenza di diaclasi (l. di diaclasi) e di piani di stratificazione (l. di giunti di stratificazione). I l., pur essendo caratteristici dei paesaggi calcarei a prevalente morfologia carsica, possono interessare anche lave e graniti, e allora per distinguerli dai precedenti vengono definiti come pseudolapiés.