Elemento chimico del gruppo delle terre rare, simbolo La, numero atomico 57, peso atomico 138,92; è una miscela di due isotopi; fu scoperto da C.G. Mosander nel 1839. In natura si trova nella cerite, nella monazite e nella lantanite; l’elemento puro si ottiene per elettrolisi del cloruro. Metallo bianco, duttile, fonde a 826 °C, bolle a circa 1800 °C e ha densità 6,15 g/ml; si ossida rapidamente all’aria, ricoprendosi di uno strato di ossido che protegge il metallo dall’ulteriore ossidazione; è solubile negli acidi minerali (ma non nell’acido solforico freddo); con l’acqua reagisce sviluppando idrogeno e formando idrossido di lantanio, La(OH)3. In tutti i suoi composti si comporta da trivalente. È impiegato nella preparazione di alcune leghe, per dispositivi elettronici e per la preparazione di suoi sali. In genere i sali di l. trovano impiego in biologia per le loro proprietà di antagonisti del calcio, mentre l’ossido viene usato come additivo dei vetri per migliorarne le qualità.
Sono detti elementi lantanidi gli elementi chimici che presentano proprietà analoghe a quelle del l.; appartengono al gruppo quelli a numero atomico da 57 a 71, cioè dal l. al lutezio; sono anche detti elementi (o metalli) delle terre rare.