Filologo e critico italiano (Ferrara 1915 - Firenze 1995); prof. univ. dal 1952, insegnò letteratura italiana nell'univ. di Pavia e in quella di Firenze. I suoi saggi fondono una metodologia aperta alle istanze della cultura contemporanea, con una compiuta preparazione filologica. Frutto di questa sua formazione critica sono gli studî sul Sacchetti (Saggio sul Sacchetti, 1951, 8a ed. 1978), i saggi compresi nei volumi Studi e ricerche di letteratura italiana, 1951, e Filologia e critica, 1955, nonché il volume Ariosto e Tasso, 1961, e l'edizione critica dell'epistolario alfieriano (1º vol., 1964). Ricche di notazioni assai fini le sue edizioni commentate dell'Orlando furioso (1954), della Gerusalemme liberata (1956) e delle opere di A. Manzoni (1962). Tra i suoi volumi posteriori ricordiamo: Dante, Manzoni e altri studi (1964), Manzoni. Ideologia e stile (1972), Lingua e sport (1973), Sul Novecento (1976), Antichi e moderni. Studi di letteratura italiana (1977). Da ricordare, tra i suoi lavori filologici, anche l'importante edizione del capolavoro di A. Manzoni nelle successive fasi di elaborazione (I promessi sposi, 2 voll., 1971: 1º vol., Fermo e Lucia. Appendice storica su La colonna infame; 2º vol., I promessi sposi nelle due edizioni del 1840 e del 1825-27 raffrontate tra loro. Storia della colonna infame) e il completamento, nell'ambito dell'edizione promossa dal Centro nazionale di studi alfieriani, dell'Epistolario di V. Alfieri (2º vol., 1981; 3º vol., 1989). Tra i contemporanei ha curato scelte antologiche di V. Sereni e S. Solmi. Postumi sono apparsi la seconda serie di Antichi e moderni: studi di letteratura italiana (1996) e Foscolo: persuasione e retorica (1996). Socio nazionale dei Lincei (1986).