KEBRA NAGAST (in etiopico "Gloria dei re")
NAGAST Romanzo della letteratura etiopica. Ha per argomento la visita della regina di Saba al re Salomone e l'ascesa al trono dell'Etiopia di Menelik I, figlio di quei due sovrani e primo negus della dinastia dei Salomonidi sin oggi regnante. Il libro, che ha tuttora grande fortuna in Etiopia è stato compilato da un tale Yeṣhaq, notabile di Aksum, durante il regno del negus ‛Amda Syon I, tra il 1314 e il 1322.
Il Kebra Nagast non è opera originale, ma piuttosto adattamento di racconti pervenuti in Etiopia dall'Egitto. Un racconto copto, la cui prima forma parrebbe rimontare al sec. VI, servì di base - insieme con altri scritti copti meno antichi - a una redazione arabo-cristiana, dalla quale deriva il romanzo etiopico. Yeṣhaq, però, non tradusse soltanto l'opera araba ma l'ampliò con elementi attinti da altre fonti (anche locali etiopiche).
La leggenda della regina di Saba fu localizzata in Etiopia certo anteriormente al sec. XIV; ma il Kebra Nagast, scritto durante il regno di uno dei maggiori sovrani Salomonidi, diede a quella leggenda la definitiva forma letteraria etiopica. Perciò esso, considerato come il libro nazionale per eccellenza, vuole essere anche per le scuole etiopiche il documento delle origini politiche e religiose dell'Etiopia.
Il Kebra Nagast è stato integralmente edito e tradotto in tedesco da C. Bezold (Kebra Nagast: die Herrlichkeit der Könige, Monaco 1909) e tradotto in inglese da E.A. Wallis-Budge (The queen of Shaba and her only son Menyelek, Londra 1922).
Bibl.: Oltre i due scritti citati, v. C. Conti-Rossini, Note per la storia lett. abissina, in Rend. Accad. Lincei, sc. morali, 1900; id. Aethiopica, in Rivista studî orientali, X (1923-25); I. Guidi, St. della lett. etiopica, Roma 1932.