Chimico fisico (Bordeaux 1728 - Edimburgo 1799), di famiglia irlandese. Prof. di anatomia e chimica in Glasgow (1756), quindi (1766) di chimica a Edimburgo. Fondamentali furono le sue ricerche (Experiments upon magnesia alba, quicklime and some other alcaline substances, 1756) sull'anidride carbonica, da lui isolata e chiamata "aria fissa"; B. fu così il primo a studiare e verificare le proprietà di un gas diverso dall'aria. In particolare B. dimostrò che alcuni sali (i carbonati alcalini e alcalino-terrosi), per riscaldamento, liberano anidride carbonica trasformandosi in ossidi caustici, i quali, a loro volta, possono fissare l'anidride carbonica ritrasformandosi in carbonati. In termologia è solo con B. che si giunge a una chiara e inequivocabile distinzione tra il concetto di temperatura (grandezza indicata dal termometro) e quello di quantità di calore, intesa come grandezza fisica misurabile, distinta anche se correlata alla temperatura. B., tra l'altro, osservò sperimentalmente con il metodo delle mescolanze che l'apporto o la sottrazione di calore a un corpo possono produrre sia la variazione della temperatura, fenomeno già ben noto e che era alla base della confusione tra temperatura e calore che venivano spesso praticamente identificati, sia un cambiamento del suo stato di aggregazione senza variazioni di temperatura (calore latente). B. riteneva più probabile l'ipotesi secondo cui il calore è da considerarsi una sostanza materiale, tenuissima e molto elastica.