TYNDALL, John
Fisico irlandese, nato a Leighlin Bridge, contea di Carlow, il 2 agosto 1820, morto a Hind Head Surrev, il 4 dicembre 1893. Figlio di agricoltori, riuscì a entrare nel servizio topografico che presto lasciò per diventare ingegnere ferroviario. Nel 1848 si recò a Marburgo, dove fu allievo di R. Bunsen, Gerling e Knoblauch. I primi suoi lavori furono di fisica matematica: poi pubblicò con Knoblauch e con Magnus una serie di ricerche sopra il magnetismo nei cristalli. Fu in seguito nominato professore di filosofia alla Royal Institution di Londra, e lì divenne il collaboratore di Faraday, le cui teorie aveva prima combattuto. Gli successe alla direzione nel 1867, e si ritirò come professore onorario nel 1887.
L'amicizia con T. H. Huxley condusse T. a interessarsi ai problemi di struttura geologica: e di lì passò allo studio degli effetti della pressione nei ghiacciai. Rimase da allora appassionato alpinista e studioso dei problemi della montagna. Le ricerche sull'influenza del vapore acqueo nel clima montano lo condussero a un'importante serie di studî sul calore radiante, che, proseguendo quelli di M. Melloni, si indirizzavano con nuovi metodi allo studio dell'assorbimento, emissione e trasmissione del calore per opera dei gas e dei liquidi, e in seguito anche alla diffrazione e diffusione delle radiazioni nell'atmosfera. Incidentalmente, nel mostrare come l'aria "otticamente vuota" sia anche sterile, T. arrecò un'importante conferma agli avversarî della generazione spontanea, e i suoi studî in questo campo lo portarono a proporre quel metodo di "riscaldamento discontinuo" che fu poi applicato come "pastorizzazione".
Gli studî di T. sui fenomeni atmosferici si estesero anche all'acustica. e ai problemi inerenti ai fari. Grande celebrità ebbe T. come volgarizzatore e filosofo della scienza; le sue conferenze sulla teoria cinetica del calore e sulla conservazione dell'energia ebbero effetto profondo sul pensiero contemporaneo. Particolarmente importanti in questo senso i suoi libri Heat as a Mode of Motion (1863); Fragments of Science (1871 e 1892); Notes on Light (1870); Notes on Electrical Phenomena and Theories (1870).