Poeta scozzese (Port Glasgow 1834 - Londra 1882). Dopo un'infanzia di ristrettezze, insegnò in una scuola militare in Irlanda, dove subì il grave colpo della morte prematura della donna amata. Nel 1862 si trasferì a Londra; visse miseramente, pubblicando articoli polemici, saggi e versi sul National reformer di Ch. Bradlaugh, del quale era seguace; su questa rivista apparve (1874) The city of dreadful night, il più celebre esempio della sua poesia cupa e drammatica, dominata dalla malinconia e dallo scetticismo. Rotti i rapporti con Bradlaugh, pubblicò con l'aiuto di B. Dobell The city of dreadful night with some other poems (1880), cui seguirono Vane's story, Weddah and Om-el-Bonain and other poems (1881) e Essays and phantasies (1881); lo stesso Dobell curò alcune edizioni postume (A voice from the Nile and other poems, 1884; Satires and profanities, 1884; Poems, essays ad fragments, 1892; Giacomo Leopardi, essays, dialogues and thoughts, translated by J. T., 1906). T. pubblicò molti dei suoi scritti con lo pseudonimo di Bysshe Vanolis (o B. V.), composto dal secondo nome di Shelley e dall'anagramma di Novalis.