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Madison, James

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Statista statunitense (Port Conway, Virginia, 1751 - Montpellier, Virginia, 1836). Fu delegato per la Virginia alla Convenzione (1776) e al Congresso continentale (1779-83). Alla Convenzione di Filadelfia (1787) svolse un ruolo significativo nell'individuare e promuovere le linee fondamentali della Costituzione federale degli USA. Segretario di Stato (1801) di T. Jefferson, gli successe alla presidenza nel 1809, permanendo in carica fino al 1817.

Vita e attività

Delegato alla convenzione per la Virginia nel 1776, vi si segnalò come sostenitore della piena libertà religiosa nello spirito delle idee sostenute da Th. Jefferson, del quale fu sempre amico e collaboratore fedele. Rappresentò il suo stato al Congresso continentale (1779-83), dove contribuì al risanamento economico-finanziario della Confederazione. Deputato alla Camera dei delegati della Virginia (1784), riuscì a far approvare il progetto Jefferson sulla libertà di culto. Alla convenzione di Annapolis del sett. 1786 ebbe parte determinante nella decisione di riunire un'assemblea nazionale che ponesse il problema del rafforzamento dei poteri dello stato; e quando a tal fine si riunì l'anno successivo la convenzione di Filadelfia, M. vi presentò quel suo democratico "piano della Virginia" che, accettato nelle linee fondamentali (soprattutto per quanto concerneva l'istituzione della Camera dei rappresentanti), costituì la base della costituzione degli USA: una slegata confederazione di stati si trasformava così in una solida nazione federale.  Delegato della Virginia alla prima legislatura nazionale (1789), divenne uno dei capi del nuovo partito repubblicano, nel quale si trovò in contrasto con A. Hamilton. Fu segretario di stato sotto Th. Jefferson (1801), al quale successe come quarto presidente della Repubblica (1809), continuando la sua politica antibritannica, richiesta dalla maggioranza della nazione, che portò alla guerra contro la Gran Bretagna (1812-14). L'opera di M. come presidente degli Stati Uniti fu debole e incerta; aspramente criticata da molti storici, non valse ad accrescere la fama che M. aveva precedentemente acquistata. Rieletto nel 1812, si ritirò a vita privata nel 1817.

Opere

In uno dei suoi scritti maggiori, Memorial and remonstrance on the religious rights of man (1785), difese con forza il principio della tolleranza religiosa. Collaborò quindi (1787-88), con A. Hamilton e J. Jay, alla redazione di una serie di scritti che, pubblicati sotto il comune titolo di The federalist, ebbero parte decisiva nella formazione di un'opinione pubblica favorevole alla ratifica della costituzione.

Tabella dei presidenti degli Stati Uniti d’America

Vedi anche
Federalismo In linea di massima, per federalismo si intende quell’assetto istituzionale per cui, a partire dalla fine del XVIII secolo, un ordinamento giuridico si caratterizza per un riparto della potestà di imperio tra un apparto di governo centrale ed una pluralità di apparati di governo periferici. D’altra parte, ... democrazia Forma di governo che si basa sulla sovranità popolare e garantisce a ogni cittadino la partecipazione in piena uguaglianza all’esercizio del potere pubblico. Diritto Cenni sulla d. antica La d. in Grecia. -L’origine della d. si fa risalire alla fine del 6° sec., quando culminò in Atene un processo ... Wisconsin Stato federato degli USA (145.436 km2 con 5.627.967 ab. nel 2008); capoluogo Madison. È uno degli Stati centrali di Nord-Est; confina a E con il Lago Michigan, a N con lo Stato del Michigan e il Lago Superiore, a O con il Minnesota e l’Iowa, a S con l’Illinois. È costituito in assoluta prevalenza da ... Alaska Stato federato degli Stati Uniti (1.530.700 km2 con 670.053 ab. nel 2006), il più vasto dell’Unione, ma il meno densamente abitato; occupa l’estremità NO del Nordamerica ed è separato dal resto degli USA per l’interposizione di un lembo di territorio canadese. Vi si distinguono tre regioni: quella costiera ...
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    Dizionario di Storia (2010)
    Statista statunitense (Port Con­way, Virginia, 1751-Montpellier, Virginia, 1836). Delegato alla Convenzione per la Virginia nel 1776, vi si segnalò come sostenitore della piena libertà religiosa nello spirito delle idee sostenute da T. Jefferson, del quale fu sempre amico e collaboratore fedele. Rappresentò ...
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    Enciclopedia Italiana (1934)
    Alessandro De Masi Uomo di stato americano e quarto presidente degli Stati Uniti d'America, nato a Port Conway, nella Virginia, il 16 marzo 1751, da famiglia forse discendente dai colonizzatori del 1631. Compiuti i suoi studî nel New Jersey College, dove si laureò nel 1771, tornò nella Virginia, ed ...
Vocabolario
madison
madison ‹mä′disn› s. anglo-amer. [dal nome della città di Madison, capitale del Wisconsin, negli Stati Uniti d’America], usato in ital. al masch. – Ballo ritmico di origine afroamericana, diffusosi anche in Europa negli anni ’60 del Novecento....
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