• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

istituzione

Enciclopedia on line
  • Condividi

In senso concreto, organo o ente istituito per un determinato fine; in senso astratto, ordinamento sociale, religioso, morale, politico, fondato su una legge o accettato per tradizione.

Diritto

I. ecclesiastiche Nel diritto canonico, ogni istituto formalmente eretto o approvato dall’autorità della Chiesa, intendendo per istituto un luogo o una cosa diretti a un determinato scopo, come una casa, la fondazione di una qualche opera ecc. L’istituto o la fondazione possono essere pii o profani secondo il fine per cui sono stati eretti. Se le i. sono destinati all’esercizio di opere di religione, di pietà ecc. si dicono istituti pii o fondazioni pie, e possono essere ecclesiastici, se sono fondati dall’autorità ecclesiastica, altrimenti laici (sempre con formale approvazione dell’autorità ecclesiastica).

Economia

I. finanziarie internazionali Comprendono, da un lato, le i. bancarie e, dall’altro, il Fondo Monetario Internazionale (➔ FMI) e il Fondo internazionale di sviluppo agricolo (➔ IFAD). Si tratta di enti caratterizzati da scopi e funzioni diversi, ma che realizzano, nel loro complesso, la cooperazione finanziaria internazionale. Nella prima categoria rientrano le banche regionali di sviluppo (Banca interamericana, Banca africana, Banca asiatica di sviluppo e Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo) che costituiscono, insieme alle organizzazioni del gruppo della Banca mondiale (➔ Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo), i principali meccanismi multilaterali di aiuto pubblico allo sviluppo dei paesi più poveri, attraverso la concessione di prestiti destinati a finanziare progetti di sviluppo a condizioni più o meno agevolate. In particolare, il gruppo della Banca mondiale comprende la Compagnia finanziaria internazionale (➔ IFC) e l’Associazione internazionale di sviluppo (➔ IDA). Sia la Banca mondiale sia l’FMI sono istituti specializzati dell’ONU.

Scienze sociali

Il termine i., usato dai sociologi in una pluralità di significati, definisce una forma di aggregazione sociale caratterizzata da tutti quei modelli di comportamento che, grazie al processo di ripetizione, tipizzazione e oggettivazione, si sono cristallizzati in ruoli all’interno della società; in particolare è riferito a un modello di regolamentazione di comportamenti ritenuti di fondamentale importanza per l’organizzazione sociale. Le i. più importanti in qualsiasi società riguardano i rapporti economici, la famiglia, la forma di governo, la religione, la comunicazione. Le i. contribuiscono alla loro stabilità proteggendo l’ordine sociale e assicurandone la continuità. Attraverso i valori, le norme e le sanzioni che le sostengono, le i. operano una riduzione della variabilità dei comportamenti individuali, fonte primaria delle innovazioni. Da ciò consegue che le i. tendono a cristallizzare l’ordine stabilito e a rimanere immutate anche quando le regole che le rappresentano non costituiscono più una guida adeguata per la condotta degli individui. Tale situazione favorisce il sorgere di un comportamento collettivo che, in certe condizioni, può assumere le caratteristiche di un movimento sociale, il quale attraverso la sua azione collettiva tende a sradicare le vecchie i. per sostituirle con nuove. Il mutamento sociale si configura quindi come un passaggio da determinate forme istituzionali ad altre.

In quanto modello di regolamentazione dei comportamenti, ossia comportamento oggettivato, l’i. sociale può essere definita anche come un complesso di norme istituzionalizzate, e cioè di norme sanzionate (moralmente e/o giuridicamente), accettate e interiorizzate dalla maggior parte dei membri della società. L’oggettivazione del comportamento avviene tramite strutture visibili (organizzazioni pubbliche e private oppure gruppi primari come la famiglia) e strutture simboliche (i contenuti culturali condivisi come l’inno nazionale, i rituali come i riti religiosi e il linguaggio come la lingua italiana). Ciascuna i. sociale implica un insieme di norme di carattere morale, abitudini, consuetudini o norme dello Stato, a cui gli individui ritengono di doversi attenere.

La genesi delle i. (istituzionalizzazione) è un problema pervenuto alla sociologia da una lunga tradizione di studi (filosofici, storici e giuridici) e si pone in questo ambito fin dall’inizio come il problema dei rapporti fra determinate configurazioni della società e quelle che, in termini marxiani, possono definirsi le loro ‘sovrastrutture’ culturali, politiche e legali. Tuttavia, contrariamente ai postulati delle teorie marxiste, per la maggior parte di questi studi la fenomenologia delle i. non costituisce una proiezione illusoria e mistificante della realtà economico-sociale, bensì una sequenza di fatti concreti che, benché scaturiscano dagli effetti voluti o non voluti delle azioni individuali, mettono capo a ‘modi di fare, agire e pensare’ (E. Durkheim) relativamente autonomi e in grado di esercitare un controllo diretto e immediato sulle stesse azioni degli uomini. Il processo è stato descritto da M. Weber (1922) in termini di ‘routinizzazione del carisma’, come pratica quotidiana nelle società moderne: esso si svilupperebbe quando allo ‘Stato nascente’ dei gruppi spontanei (movimenti, sette, bande, folle) – che sorgono innumerevoli e frequenti nella dinamica sociale, caratterizzandosi all’origine per una relazione di intensa fusione emotiva fra le élites fondanti e i propri seguaci – subentra il bisogno di stabilizzare i rapporti associativi attraverso procedure di garanzia formale (‘legali-razionali’) iterative nel tempo e fra i membri del gruppo.

Vedi anche
Max Weber Sociologo e storico (Erfurt 1864 - Monaco di Baviera 1920). La sua sociologia, concepita come scienza pura, è immune da concetti naturalistici e da costruzioni speculative: polemico al tempo stesso contro positivismo e storicismo, Weber, Max si proponeva di studiare le azioni tipiche, le probabilità ... società società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione dell’insieme stesso e dei suoi membri. antropologia Anche nelle sue forme più semplici, l’ordinamento ... comportamento In generale, modo di comportarsi di un individuo, soprattutto in determinate situazioni, nei rapporti con l’ambiente e con le persone con cui è a contatto. psicologia Il complesso coerente di atteggiamenti assunti in reazione a determinati stimoli, o l’attività di un soggetto nelle sue manifestazioni. ... Ente pubblico Gli enti pubblici nazionali fanno parte del concetto di amministrazione pubblica, ma non rientrano nell’amministrazione dello Stato, tanto che sono stati anche denominati ‘amministrazioni parallele’. Hanno strutture eterogenee e sono dotati di personalità giuridica. Possiedono organi propri (di regola, ...
Categorie
  • SOCIOLOGIA in Scienze demo-etno-antropologiche
  • ORGANIZZAZIONI E ISTITUZIONI in Economia
  • DIRITTO CANONICO E DIRITTO ECCLESIASTICO in Diritto
Tag
  • FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
  • AZIONE COLLETTIVA
  • DIRITTO CANONICO
  • SCIENZE SOCIALI
  • FENOMENOLOGIA
Altri risultati per istituzione
  • istituzioni
    Dizionario di Economia e Finanza (2012)
    Giuseppe Smargiassi In senso ampio, valori, norme e consuetudini che definiscono e regolano stabilmente i rapporti, i comportamenti e le azioni degli individui di una determinata collettività al fine di renderli coerenti con l’organizzazione della società nelle sue diverse articolazioni economiche, ...
Vocabolario
istituzióne
istituzione istituzióne (ant. instituzióne) s. f. [dal lat. institutio -onis «proposito, regola, consuetudine; istruzione», der. di instituĕre: v. istituire]. – 1. a. L’atto o il complesso di atti con cui si istituisce, cioè si fonda, si...
istitüire
istituire istitüire (letter. institüire) v. tr. [dal lat. instituĕre, comp. di in-1 e statuĕre «collocare»] (io istitüisco, tu istitüisci, ecc.). – 1. In genere, stabilire nell’uso, fondare, dare inizio a cose di pubblica utilità, o comunque...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali