Dispositivo (detto anche invertitore) atto a produrre l’inversione del moto di una macchina o della marcia di un veicolo. È basato su principi diversi a seconda del tipo di macchina: per gli autoveicoli l’i. è contenuto nel cambio di velocità ed è costituito da un albero di retromarcia su cui sono calettati due ingranaggi, che permettono d’inserirlo nella trasmissione. Nella trazione elettrica l’inversione del moto è ottenuta cambiando il verso di rotazione nel motore mediante l’inversione delle polarità nel circuito di eccitazione. Nella propulsione navale, per invertire la spinta si adoperano spesso eliche reversibili. Per le macchine azionate da turbina, non potendosi invertire il senso di rotazione di quest’ultima, è necessario disporre o di un i. a ingranaggi oppure di una seconda turbina di retromarcia. Nel caso delle macchine utensili l’inversione può essere ottenuta mediante gruppi di ruote dentate coniche.
Meccanismo che trasforma un moto circolare in un moto rettilineo. Hanno propriamente il nome di i. l’i. di Peaucellier (1864) e l’i. di Hart (1874), dispositivi basati sul fatto che, nella trasformazione geometrica nota come inversione per raggi vettori reciproci, un cerchio l per il centro O dell’inversione si trasforma in una retta l′.
Nelle costruzioni aeronautiche, i. di spinta, dispositivo meccanico che, posto nell’effusore di un turboreattore, devia il getto dei gas di scarico di un angolo maggiore di 90° in modo da invertire il senso della spinta, facendo funzionare il motore da freno in fase di atterraggio.