Comune della Liguria (45,38 km2 con 41.969 ab. nel 2020), capoluogo di provincia.
La città risulta dall’unione (1923) di Porto Maurizio e di Oneglia i cui centri storici distano circa 3 km e sono separati dal torrente Impero. Porto Maurizio è posto su un promontorio. Oneglia si è sviluppata sul piano alluvionale alla sinistra del torrente Impero. Con l’espansione urbanistica i due abitati si sono estesi lungo la strada che li unisce, fino a fondersi. Le industrie sono pressoché esclusivamente alimentari; l’olearia, di antica tradizione, è oggi piuttosto debole. I. è sulla linea ferroviaria Genova-Ventimiglia. L’abitato è attraversato dalla Via Aurelia, mentre l’autostrada Livorno-Genova-Ventimiglia corre nell’immediato entroterra.
Nell’alto Medioevo sorse Porto Maurizio, feudo dei Clavesana, poi dei benedettini, che presto si eresse in libero Comune e nel 1276 divenne il capoluogo del vicariato della Liguria occidentale. Seguì un periodo di floridezza commerciale della città, occupata stabilmente dai Savoia nel 1815. Oneglia, preesistente, nell’alto Medioevo fu distrutta dai Saraceni (935) e ricostruita; feudo dei vescovi di Albenga (1100), appartenne ai Doria (1298-1576) e ai Savoia. Occupata nel 1792 dai Francesi, fu incorporata nella Repubblica Ligure (1801).
Provincia di I. È una delle più piccole province italiane (1155 km2 con 209.382 ab. nel 2020). Conta 66 Comuni. Comprende un tratto del versante tirrenico delle Alpi Marittime, che scendono ripide fino al mare. La costa è frastagliata, ricca di insenature separate da promontori; la massima altezza è al Monte Saccarello (2200 m). Tra i corsi d’acqua, a carattere torrentizio la Roia, l’Impero, l’Arroscia; l’estremità nord-orientale abbraccia un lembo dell’alto bacino del Tanaro. Il clima è tipicamente mediterraneo.
La popolazione ha conosciuto un forte incremento demografico, che ha interessato però solo la costa. Tra le città spicca San Remo, di ampiezza demografica superiore al capoluogo provinciale. L’agricoltura conserva un ruolo importante. Tuttavia, la coltura principale, quella dei fiori, e le altre colture tradizionali (olivo, vite) attraversano un periodo di incertezza. L’attività manifatturiera è nel complesso modesta. Fulcro dell’economia è il settore turistico.