imbalsamazióne Operazione intesa a impedire, in vario modo e per un tempo più o meno lungo, la decomposizione degli organi e dei tessuti, così da conservare l'aspetto di una salma o i caratteri particolari di organi che si vogliono conservare a scopo di studio e di dimostrazione. L'i. fu praticata largamente nell'antico Egitto, dove era eseguita mediante sostanze balsamiche. Le mummie, però, devono la loro conservazione anche a un processo chimico particolare di trasformazione della sostanza organica in opportune condizioni di ventilazione e di umidità dell'ambiente. Attualmente l'i. si pratica con metodi diversi, alcuni dei quali costituiscono segreto di alcuni esperti. Comunemente è usata l'iniezione nelle sierose di sublimato, formalina, arsenico, ecc., per la conservazione delle salme. Altri metodi, impiegati specialmente nella conservazione di pezzi anatomici, sono la pietrificazione, la metallizzazione, l'imparaffinatura.