Regista cinematografico (Volta Grande, Minas Gerais, 1897 - ivi 1983), tra i più importanti del cinema brasiliano. Nel 1925 realizzò un documentario, Valadião a Cratera, che gli valse l'appoggio e l'aiuto dei cineclub, grazie ai quali poté realizzare varî film: O tesouro perdido (1927); Brasa dormida (1928); Sangue mineiro (1929); Ganga bruta (1933); Favela dos meus amores (1934). Tornato al documentario, solo saltuariamente ha diretto altri lungometraggi: Argila (1942, con C. Santos); O canto da saudade (1952).