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Ḥezbollāh

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Ḥezbollāh (Ḥizb Allāh) Movimento e partito islamico sciita ("Partito di Dio") formatosi agli inizi degli anni Ottanta – nel corso della guerra civile libanese tra fazioni cristiano-maronite e musulmane – come portavoce delle istanze politiche antioccidentali della comunità sciita. Grazie anche al sostegno iraniano e a forti vincoli con il regime siriano, il movimento si è progressivamente imposto come uno dei maggiori protagonisti della scena politica regionale, dotandosi di un efficiente apparato militare e di rappresentanza nel governo di Beirut e arrivando a controllare vaste aree del Libano a maggioranza sciita e della regione orientale della Valle della Bekaa. Responsabile dell’escalation di violenze contro Israele dopo la sua occupazione nel Sud del Paese con l'obiettivo di combattere i miliziani palestinesi, Ḥezbollāh ha esplicitato il suo programma ideologico in un manifesto del 1985 in cui giurava fedeltà al leader supremo dell'Iran, individuando come obiettivo primario l’annientamento dello Stato israeliano. Il  radicamento di Ḥezbollāh nella società è proseguito anche dopo il ritiro dalla fascia di sicurezza di Israele (2000), con cui ha continuato a scontrarsi nelle zone di confine. Dopo aver conquistato 14 seggi in Parlamento nelle elezioni legislative del 2005, quasi tutti ottenuti nel Sud del Paese, Ḥezbollāh è entrato nel governo; tornato all’opposizione, nell’estate 2006 è stato protagonista del conflitto con Israele, che seppure breve, ha messo in luce la capacità di resistenza di Hezbollah e del suo leader indiscusso H. Nasrallah , ma soprattutto la consistenza del suo apparato missilistico, potenziato grazie agli aiuti economici dell'Iran. Nel 2008 la sua decisione di reagire con l'uso delle armi alla volontà del premier F. Siniora di smantellare le linee di telecomunicazione dell’organizzazione ha sospinto il Libano sull’orlo di un’altra guerra civile, evitata dopo trattative mediate dalla Lega Araba con la formazione di un governo di unità nazionale e la concessione a Ḥezbollāh del potere di veto. Nelle elezioni del 2009 la coalizione 8 marzo guidata dal partito è stata sconfitta dalla coalizione filooccidentale 14 marzo; Ḥezbollāh è comunque entrato a far parte dei governi costituiti nel novembre 2009 (primo ministro S. Ḥarīrī), nel giugno 2011 (primo ministro N. Mikati) e nel febbraio 2014 (primo ministro T. Salam). Inserito dal 1997 nella lista statunitense delle organizzazioni terroristiche straniere e ritenuto tale in Israele – mentre nel 2013 l'Unione Europea ha identificato come terroristica soltanto la sua ala militare –, nel 2016 Ḥezbollāh è stato designato come organizzazione terroristica dal Consiglio di cooperazione del Golfo e dalla Lega araba, decisione collegata all'inasprimento delle tensioni tra l'Arabia Saudita e l'Iran sciita, con la contrapposizione delle parti sui fronti di guerra regionali della Siria – dove la formazione sostiene il regime di B. al-Assad – e dello Yemen, dove il partito sciita supporta i ribelli Houthi. Radicato ormai tra la popolazione e artefice di un vero e proprio Stato parallelo, nel maggio 2018 Ḥezbollāh ha ottenuto una consistente affermazione politica (sebbene ridimensionata alle consultazioni del maggio 2022, alle quali la coalizione sostenuta dal movimento sciita ha perso la maggioranza in Parlamento, ottenendo 60 seggi contro i 71 detenuti dal 2018). Ancora nel 2018, la scoperta di infrastrutture sotterranee sul lato libanese che penetravano nel territorio controllato da Israele ha generato reciproche e ripetute aggressioni condotte con lanci di razzi e attacchi aerei, che hanno raggiunto un acme imprevisto il 7 ottobre 2023 in concomitanza con l'inaspettata offensiva – evento senza precedenti nella storia del conflitto per modalità e strategie di esecuzione – lanciata dai miliziani palestinesi di Hamas contro diverse città israeliane dalla Striscia di Gaza. L’escalation militare ha aperto uno scenario di guerra in cui Ḥezbollāh è intervenuto affiancando prontamente l'organizzazione politico-militare palestinese e compiendo raid missilistici contro basi militari israeliane del Nord del Paese.

Vedi anche
terrorismo L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei e simili. Diritto Diritto internazionale Nel diritto internazionale contemporaneo il ... Ehud Olmert Uomo politico israeliano (n. Binyamina 1945). Esponente del Partito conservatore Likūd, eletto nella Knesset, l'assemblea nazionale, nel 1973, ha avuto il suo primo incarico ministeriale nel 1988 ed è stato ministro della Salute (1990-92). Nominato ministro dell'Industria nel governo di A. Sharon (2003), ... Autorità Nazionale Palestinese Autorità nazionale palestinese (ANP) Istituzione politica costituitasi nel 1993 in seguito agli accordi di pace di Oslo tra l’OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina) e Israele. Quest’ultimo ha conferito all’A. il mandato di governo su parte dei territori occupati da Israele dopo la guerra ... Cisgiordània Nome con il quale si designa comunemente quella parte della Palestina (comprendente, fra l'altro, il settore orientale di Gerusalemme), detta anche West Bank, con riferimento al territorio situato sulla riva occid. del fiume Giordano, che fu annessa alla Giordania nell'apr. 1950 e occupata da Israele ...
Categorie
  • PARTITI E MOVIMENTI in Scienze politiche
  • STORIA PER CONTINENTI E PAESI in Storia
Tag
  • ORGANIZZAZIONE TERRORISTICA
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  • UNIONE EUROPEA
Altri risultati per Ḥezbollāh
  • Hezbollah
    Lessico del XXI Secolo (2012)
    (Hizb Allah) Ḥezbollāh (Ḥizb Allāh). – Movimento e partito islamico sciita («Partito di Dio»). Nato negli anni Ottanta del 20° sec. come movimento di resistenza all’occupazione israeliana nel Sud del Libano, nel corso degli anni Novanta è diventato uno degli attori principali della vita politica del ...
  • Ḥezbollāh
    Dizionario di Storia (2010)
    Hezbollah (Hizb Allah) Ḥezbollāh (Ḥizb Allāh) (ar. «il partito di Dio») Organizzazione politico-militare d’ispirazione sciita, nata nel Libano meridionale durante l’invasione israeliana del 1982, con il sostegno della Repubblica iraniana. Al centro del suo programma originario sono l’eliminazione ...
Vocabolario
hezbollah
hezbollah ‹he∫bollà› s. m., arabo [variante, prob. attraverso il pers., di hizbullā, propr. «partito di Dio»]. – Nome di un movimento e partito islamico sciita, sostenuto politicamente dall’Iran e attivo, spec. nel territorio libanese,...
hezbollizzarsi
hezbollizzarsi v. intr. pron. Entrare nella sfera di influenza e di dominio di Hezbollah. ◆ Oggi Israele fronteggia la situazione più difficile e pericolosa della sua esistenza. Nessuna delle condizioni della risoluzione Onu 1701 è stata...
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