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Toulouse-Lautrec, Henri de

di Michela Santoro - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
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Toulouse-Lautrec, Henri de

Michela Santoro

Nobiltà e miseria sotto le luci di Montmartre

Il pittore francese Henri de Toulouse-Lautrec è stato il testimone della vivace vita notturna parigina della fine dell’Ottocento. Del quartiere di Montmartre egli registra lo scintillio abbagliante delle sale da ballo, dei circhi, dei caffè-concerto, descrivendo però anche la miseria e la sofferenza dei personaggi che lo abitano. Il suo stile sintetico ed espressivo ha influenzato l’illustrazione, e addirittura il successivo linguaggio della pubblicità

La giovinezza aristocratica

Henri de Toulouse-Lautrec nasce nel 1864 ad Albi, nella regione francese dei Medi Pirenei, da una famiglia nobile i cui interessi principali sono la caccia, i cavalli e la pittura. La grande passione di Henri è l’arte: ha soltanto tre anni quando, pur non sapendo ancora scrivere, ‘firma’ anche lui il registro del battesimo di un cuginetto tracciando il disegno di un bue. La famiglia gli permette un’ottima educazione e un’adeguata formazione artistica. Ma c’è il rovescio della medaglia: a causa della lunga consuetudine dei matrimoni fra consanguinei, Lautrec eredita una fragilità delle ossa per la quale, in seguito a due fratture a una gamba, non crescerà in altezza.

Il talento per il disegno lo aiuta a superare l’amarezza e l’imbarazzo per il suo corpo, anzi è proprio la necessità di convivere con questa deformità fisica che lo porta a raggiungere livelli altissimi nell’arte: soffrendo in prima persona emarginazione e umiliazione, saprà riconoscere tali condizioni nei soggetti che ritrae a Parigi, anche quando luci della ribalta e lustrini sembrano negarle.

A Parigi

Henri arriva nella capitale francese negli anni del massimo fulgore di una vera e propria ‘industria del divertimento’. La sua particolare personalità, complice il nanismo da cui è affetto, lo spinge a evitare gli eleganti salotti borghesi, e l’artista preferisce mescolarsi tra la folla che popola il quartiere di Montmartre, dove è più facile nascondere le miserie personali e nessuno fa caso al suo corpo buffo.

È a Montmartre che Lautrec sceglie i suoi soggetti: la proletaria seduta al bar con una bottiglia di vino; la ballerina acrobatica Cha-U-Kao, nome d’arte coniato su quello dell’indiavolato ballo allora in voga, lo chaut-caos («baccano-caos»); il signorino dandy in cerca di avventure; la cantante Yvette Guilbert con i suoi lunghi guanti neri.

Oltre l’impressionismo

Cresciuto artisticamente nell’ambito del movimento impressionista e postimpressionista, Lautrec tuttavia più che all’impressionismo propriamente detto – quello dei paesaggi di Monet – appartiene, come Degas, a un realismo che non si esaurisce nella registrazione del dato naturale, ma ne dà una personalissima interpretazione. Più o meno contemporaneamente agli artisti del simbolismo, Henri cerca di vedere oltre le apparenze.

La sua pittura sdegna i grandi spazi all’aperto, prati o marine; lo spazio di Lautrec è uno spazio al chiuso: teatri, cabaret, circhi, di cui restituisce un’immagine spietata ma mai accusatrice, bensì partecipe. Del resto le sue caricature corrispondono spesso ad autoritratti, feroci e ironici, che lo descrivono tozzo e goffo, intento a dipingere sullo sgabello.

Il primo grande pubblicitario

Lautrec è stato anche un grande illustratore, che ha legato il suo nome alla produzione di manifesti pubblicitari per locali notturni (tra i quali i celebri Moulin Rouge e Divan Japonais) e per artisti dello spettacolo, come il cantante Aristide Bruant o la ballerina Jane Avril. Eccellente incisore, ha lasciato straordinarie serie di litografie, a volte apprezzate più della sua produzione pittorica. Assai spesso queste composizioni sembrano inquadrature fotografiche: ancora una volta, dunque, si sente l’influsso di Degas, unito all’ammirazione per le stampe giapponesi, che tanto piacevano a Lautrec.

Henri muore nel 1901, a soli trentasette anni, lasciando in eredità alle generazioni di artisti delle avanguardie del primo Novecento una lezione pittorica audace: prospettive volutamente imprecise, linee spezzate e disarmoniche, un uso del nero che per i contemporanei sembrava addirittura ‘sporcare’ il quadro. Un’arte innovativa e personale che ebbe grande risonanza nella cultura figurativa del Novecento.

Vedi anche
Hilaire-Germain-Edgar Degas Degas ‹dëgà›, Hilaire-Germain-Edgar. - Pittore e scultore (Parigi 1834 - ivi 1917), uno dei più importanti pittori francesi della seconda metà del sec. 19º. Figlio di un banchiere d'origine italiana, ricevette nell'ambiente familiare un'educazione artistica raffinata ed esigente. Nel 1852 aprì uno studio; ... pubblicità pubblicità Divulgazione, diffusione tra il pubblico. In particolare, l’insieme di tutti i mezzi e modi usati allo scopo di segnalare l’esistenza e far conoscere le caratteristiche di prodotti, servizi, prestazioni di vario genere predisponendo i messaggi ritenuti più idonei per il tipo di mercato verso ... Édouard Vuillard Vuillard ‹vüii̯àar›, Édouard. - Pittore francese (Cuiseaux, Saône-et-Loire, 1868 - La Baule, Loire-Inférieure, 1940). Vuillard, Edouard, che dal 1892 fece parte del gruppo detto dei nabis o enflammés, fu autore di ritratti virili (Théodore Duret) e muliebri (Siga Kapferer), generalmente rappresentati ... Pierre Bonnard Bonnard ‹bonàar›, Pierre. - Pittore francese (Fontenay-aux-Roses 1867 - Le Cannet 1947). Lontano dalle ricerche geometriche dei cubisti, ricercò valori poetici, indipendentemente dal soggetto, col sussidio di puri mezzi pittorici. Giovanissimo, si legò di amicizia con M. Denis e fece parte del gruppo ...
Indice
  • 1 La giovinezza aristocratica
  • 2 A Parigi
  • 3 Oltre l’impressionismo
  • 4 Il primo grande pubblicitario
Categorie
  • BIOGRAFIE in Arti visive
Tag
  • ARISTIDE BRUANT
  • IMPRESSIONISMO
  • MONTMARTRE
  • SIMBOLISMO
  • NOVECENTO
Altri risultati per Toulouse-Lautrec, Henri de
  • Toulouse-Lautrec, Henri de
    Enciclopedia on line
    Pittore, disegnatore e litografo francese (Albi 1864 - Malromé, Gironda, 1901). Legato all'impressionismo di E. Degas, ma proiettato già verso l'espressionismo, ebbe grande importanza per la formazione e la diffusione dell'art nouveau. Fu anzitutto un disegnatore lineare, penetrante e spietato nella ...
  • TOULOUSE-LAUTREC-MONFA, Henri de
    Enciclopedia Italiana (1937)
    Andrée R. Schneider Pittore, disegnatore e litografo francese, nato ad Albi il 24 novembre 1864 da una famiglia di antichissima nobiltà, morto nel castello di Malromé (Gironda) il 9 settembre 1901. La sua vocazione pittorica si affermò dopo avere avvicinato Princeteau e John Lewis Brown. Già qualche ...
Vocabolario
de
de 〈dé〉 prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune,...
de auditu
de auditu locuz. lat. – Espressione corrispondente all’ital. «per sentito dire»: riferire de auditu. Anche, «per avere udito direttamente», nell’espessione giuridica testimone de visu et de auditu (v. de visu).
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