Denominazione (fr. «mendicante, vagabondo») degli appartenenti al partito politico e religioso che nel 1566 iniziò il movimento antispagnolo nei Paesi Bassi, alimentato dalla politica di accentramento perseguita da Filippo II e dall’introduzione nel paese dei decreti tridentini. La confederazione (o «compromesso») di nobili riunita a Breda formulò una serie di rivendicazioni da presentare alla reggente, duchessa Margherita di Parma; come atto di sfida indossavano abiti molto dimessi, per sottolineare l’epiteto di g., con cui li aveva chiamati un consigliere della reggente. Nel 1572 le quattro province di Olanda, Zelanda, Utrecht e Frisia si unirono sotto la guida di Guglielmo I di Orange-Nassau, iniziando la lotta per l’autonomia politica e la riforma religiosa.