Vallone a forma di crepaccio, profondo fin oltre 100 m, scavato nei calcari, con pareti scoscese, distanti fra loro fino a 200 m. Raccoglie le acque solo nei periodi piovosi e rappresenta un grandioso esempio di valle d’erosione delle Murge apulo-lucane, probabilmente impostata su dislocazioni tettoniche e successivamente modellata anche dal carsismo. Di tal natura sono: la g. che nasce a O della Murgia Serraficaia, passa per Gravina in Puglia e dopo un percorso di 24 km si versa nel Bradano al ponte di S. Giuliano; la g. di Matera, che nasce sotto i colli di Altamura e si perde nella pianura di S. Caneo, per rinascere poco oltre e continuare fin presso la torre d’Archita ove sbocca nel Bradano.