Grandezze che ammettono una comune unità di misura. Esattamente, si dicono c. tra loro due grandezze omogenee A, B quando l’una è uguale a m volte la n-ma parte dell’altra (m, n interi), cioè quando le due grandezze hanno un sottomultiplo comune. Ciò vuol dire che il loro rapporto è una frazione (numero razionale), che in particolare può essere un numero intero. Al contrario, due grandezze si dicono non c. (o incommensurabili), quando il loro rapporto non è una frazione. Per es., in un triangolo rettangolo avente un angolo di 30° l’ipotenusa e il cateto minore sono c., mentre in un quadrato il lato non è c. con la diagonale.