Stilista italiano (Reggio di Calabria 1946 - Miami 1997). La sua produzione, caratterizzata dalla sperimentazione di tecniche e materiali sempre nuovi, abbinata a uno stile originale e spregiudicato spesso segnato da un decorativismo ridondante e spettacolare, portò V. all'attenzione internazionale a partire dai primi anni Ottanta del Novecento. Molto intensa fu la sua collaborazione con il mondo della musica rock e del teatro.
Laureato in architettura, svolse un periodo di apprendistato nella sartoria materna. Soggiornò a Parigi e a Londra prima di stabilirsi a Milano dove, dal 1972, lavorò come stilista free lance. Nei primi anni Settanta effettuò consulenze stilistiche per Callaghan, Luisa di Firenze, Les Copains, Byblos, finché, nel 1978, fondò una griffe con il suo nome. Fin dagli esordi le creazioni di V. si distinsero per la spregiudicatezza, il ricorso alla contaminazione di diversi periodi storici, nonché per l'accostamento di materiali inusuali. L'amore per la classicità, derivato anche dalla sua terra natale, oltre a essere sintetizzato nel logo della medusa, emerge dall'uso sapiente del drappeggio da cui si evince una profonda conoscenza delle opere di M. Vionnet e Grès. Presto cominciò ad avvalersi, per le sue campagne pubblicitarie, della collaborazione di fotografi di fama internazionale come R. Avedon, H. Newton e I. Penn. V. è stato inoltre il massimo sostenitore del fenomeno delle top-model. Nel 1989 inaugurò la linea di alta moda Atelier Versace e la linea giovane Versus, disegnata dalla sorella Donatella. Nel 1993 presentò una linea per la casa. Negli ultimi anni della sua vita trascorse molto tempo in Florida. Dopo la sua tragica scomparsa, l'azienda ha mantenuto il carattere familiare. Gli abiti di V. sono stati al centro di numerose mostre personali tra cui: Gianni Versace: Dialogues de mode (Parigi, Musée de la Mode, 1986); Gianni Versace (New York, Metropolitan Museum of Art, Fashion Institute, 1997-98); The art and craft of Gianni Versace (Londra, Victoria and Albert Museum, 2002).