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giacobinismo

di Bruno Bongiovanni - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
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giacobinismo

Bruno Bongiovanni

Estremismo e intransigenza nell'azione politica

Il termine giacobinismo si riferisce alle posizioni di un gruppo politico emerso nel corso della Rivoluzione francese, caratterizzate da radicalismo e intransigenza nella promozione e nella difesa dei valori repubblicani. I giacobini imposero in Francia la loro dittatura dal giugno 1793 al luglio 1794. Il concetto ha assunto poi un significato più esteso, indicando comportamenti politici ritenuti affini a quell'esperienza storica

I due significati del termine

Un classico dizionario della lingua francese come il Grand Robert indica quale sinonimo moderno di jacobin "repubblicano ardente e intransigente". Rispetto al Grand Robert, il Grand Larousse propone invece una definizione peggiorativa di giacobinismo, inteso come "opinione democratica esaltata o settaria". Nel linguaggio politico il termine giacobinismo si è caricato, dunque, di valenze tra loro spesso contraddittorie.

È opportuno in primo luogo distinguere un significato ristretto della parola, che è quello degli storici, e uno più ampio, acquisito dal lessico politico. Per gli storici l'arco cronologico del giacobinismo è riconducibile al decennio 1789-99. I giacobini furono quei risoluti rappresentanti del Terzo stato, nel corso della Rivoluzione francese, i quali, facendo riferimento all'Assemblea nazionale, si convocarono in un primo momento sotto il nome di club breton e poi di Société des amis de la Constitution ("Società degli amici della Costituzione"). A partire dall'ottobre-novembre del 1789 essi si riunirono nell'ex convento dei domenicani, anche detti jacobins, della rue Saint-Honoré a Parigi, e per questo vennero chiamati giacobini dai loro avversari. Nel 1791 vi fu all'interno del loro gruppo una significativa scissione: la fazione moderata fondò il club dei foglianti. Da quel momento l'orientamento politico dei giacobini divenne risolutamente repubblicano: essi si trasformarono nel gruppo politico più intransigente all'interno del processo rivoluzionario iniziato nel 1789.

I giacobini al potere

La Francia fu governata dai giacobini dal giugno 1793 al luglio 1794. Attraverso il Comitato di salute pubblica, formato tra gli altri da Maximilien-François-Isidore Robespierre e Louis-Antoine-Lion Saint-Just, essi imposero una vera e propria dittatura, con lo scopo ufficiale di difendere la Rivoluzione da tutti i nemici esterni e interni. Un colpo di mano moderato, avvenuto il 9 termidoro (27 luglio 1794) secondo il calendario rivoluzionario, mise fine alla dittatura dei giacobini.

A partire da quel periodo la vicenda storica dei giacobini cominciò ad assumere un valore più ampio, diventando il modello di un possibile comportamento politico. L'idea di un club che essi avevano sviluppato si presentò sempre più chiaramente come il prototipo di un partito politico efficiente, organizzato e dotato di militanti dediti all'azione e alla propaganda.

Un secondo aspetto di grande influenza sulla successiva storia europea fu la loro ambizione di sanare tutte le intollerabili lacerazioni della società. Per questo motivo si erano presentati come mossi da una missione di rinnovamento profondo e di rigenerazione etica e sociale della patria: perciò il termine giacobinismo ha continuato a essere utilizzato ben oltre l'epoca della Rivoluzione francese, alimentando le passioni politiche e le riflessioni teoriche.

Il giacobinismo e le interpretazioni della Rivoluzione francese

Il giacobinismo e l'anno della sua egemonia, il 1793, rappresentarono un salto nel processo rivoluzionario, che giunse in quel momento a una fase radicale ed estrema dello scontro. Il giudizio politico sul giacobinismo ha pertanto profondamente condizionato le fondamentali interpretazioni storiografiche sulla natura della Rivoluzione francese. Un'interpretazione, che si potrebbe convenzionalmente definire liberale, vede nella Rivoluzione un processo di democratizzazione e di formazione dello Stato di diritto e delle libere istituzioni, all'interno del quale il giacobinismo costituì una deviazione autoritario-plebea e terroristica. Le interpretazioni di tipo democratico-radicale, invece, hanno teso a giustificare il giacobinismo come momento di rottura necessariamente violento con il mondo feudale e monarchico-reazionario. Al contrario, le interpretazioni di marca democratico-libertaria hanno visto nei giacobini un ceto e un gruppo politico che, in nome di alti ideali universali, usurpò il popolo del proprio spontaneo e genuino moto rivoluzionario.

Vedi anche
Robespierre Maximilien-François-Isidore de. - Uomo politico (Arras 1758 - Parigi 1794). Fu tra le maggiori personalità della Rivoluzione francese. Divenuto capo del club dei giacobini, si oppose con intransigenza alle forze rivoluzionarie moderate. Riuscì a prevalere, ma inevitabilmente finì per assumere un potere ... Comitato di salute pubblica Durante la Rivoluzione francese, comitato di sorveglianza sul potere esecutivo, istituito dalla Convenzione Nazionale nel 1793 e ben presto divenuto il supremo organo della Francia giacobina. Composto all’inizio di 9 membri, poi di 12, infine di 14 e diviso in 4, poi 5 sezioni, ebbe il potere di prendere ... Rivoluzione francese Complesso degli eventi politici e sociali avvenuti in Francia tra il 1789 e il 1799, con la formazione della monarchia costituzionale e l'instaurazione della Repubblica, fino all'ascesa di Napoleone Bonaparte. la francia del settecentoNella seconda metà del 18° sec., durante il regno di Luigi XVI e ... dittatura Magistratura straordinaria romana, fornita di imperium maius, cioè della pienezza dei poteri civili e militari. Poteva sospendere tutte le altre magistrature. Il dittatore non poteva durare in carica oltre sei mesi; aveva 24 littori, era nominato su richiesta del senato dai consoli, più tardi fu eletto ...
Categorie
  • STORIA CONTEMPORANEA in Storia
Altri risultati per giacobinismo
  • giacobini
    Dizionario di Storia (2010)
    Durante la Rivoluzione francese gli appartenenti al club des jacobins, associazione politica il cui nome derivava dalla sua sede, l’ex convento parigino dei domenicani (Jacobins) in via Saint Honoré. Sorto nel maggio 1789 come Club breton, divenuto poi Société des amis de la constitution, il club dei ...
  • giacobini
    Enciclopedia on line
    Durante la Rivoluzione francese, gli appartenenti a un’associazione politica (club dei g.), così detta perché aveva sede nell’ex convento parigino dei domenicani (Jacobins) nella via Saint-Honoré. Sorto nel maggio 1789 come Club breton, divenuto poi Société des amis de la constitution, il club dei g., ...
  • Giacobinismo
    Enciclopedia delle scienze sociali (1994)
    GIACOBINISMO Mona Ozouf e Massimo L. Salvadori Giacobinismo di Mona Ozouf Introduzione Il termine 'giacobino' è stato coniato nel corso della Rivoluzione francese, insieme a una gran quantità di vocaboli destinati a designare le fazioni che si dividevano il potere. Ma, a differenza di tanti altri ...
Vocabolario
giacobinismo
giacobinismo s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...
giacobino
giacobino s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...
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