Abate (m. Costantinopoli 471) di un monastero di Costantinopoli, divenne nel 458 patriarca di quella città. Delle sue opere restano un'enciclica contro la simonia, una lettera sulla riconciliazione degli eretici, frammenti esegetici e teologici.
Già abate di un monastero di Costantinopoli, succedette nel 458 ad Anatolio nel patriarcato di quella città; vi morì il 25 agosto 471, avendo per successore Acacio (v.).
Contro gli "anatematismì" di Cirillo Alessandrino (v.), egli, verso il 431-32, scrisse un'opera che, da un breve frammento rimastone, ...