Nome usato da C. Darwin per indicare presunte minutissime particelle che staccatesi da ogni cellula del corpo confluirebbero negli organi della generazione. Questa teoria dell’eredità che Darwin chiamò «ipotesi provvisoria della pangenesi delle g.» ha oggi solo valore storico.
Speciali corpi riproduttivi asessuali di tutte le Spugne d’acqua dolce e di alcune forme marine che appaiono regolarmente durante il ciclo biologico come mezzi di propagazione della specie. Hanno origine nella mesoglea in seguito all’aggregarsi di amebociti, probabilmente archeociti, che si caricano di materiali di riserva e si circondano di una membrana chitinosa spesso rinforzata da spicole scheletriche. Mentre le g. delle Spugne marine sono libere, quelle delle Spugne d’acqua dolce restano nel corpo del genitore che disgregandosi le libera. Le g. delle Spugne d’acqua dolce sopravvivono a condizioni ambientali sfavorevoli (congelamento, disseccamento ecc.).