Mercante, banchiere ed economista (Reggio nell'Emilia 1519 - ivi 1584). Saggiatore e poi appaltatore della zecca di Reggio, fu inviato come esperto (1575) presso Alfonso II di Ferrara che intendeva porre freno al disordine monetario nel suo ducato, e scrisse per lui l'Alitinonfo (1582, ripubbl. da P. Custodi nel 1804), opera non sistematica, ma pregevole per chiarezza e originalità di pensiero, in cui, distaccandosi dalle idee dell'epoca, combatté l'arbitraria fissazione del valore della moneta da parte dello stato e propose un'unificazione monetaria internazionale a base bimetallica, garantita dal marchio sui metalli preziosi e dalla libertà di monetazione.