• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Gange

Enciclopedia on line
  • Condividi

(sanscr. e indost. Gaṅgā) Fiume dell’India e del Bangladesh (2700 km). Il suo bacino (circa 1 milione di km2) ha per limiti a N le cime più alte della catena himalaiana, a S i monti Vindhya che formano l’orlo settentrionale del Deccan. A O una bassa soglia (277 m s.l.m.) lo distingue dal bacino dell’Indo e a E si fonde, nel Bangladesh, con quello del Brahmaputra. Esso poi include per gran parte un’ampia pianura alluvionale, creata dal fiume e dai suoi affluenti.

Il G. nasce dai ghiacciai nella regione himalaiana, a oltre 4500 m s.l.m. sul versante N del Monte Gangotri. Ha nome Bhagirathi nella sezione più alta, in cui scorre veloce e con alveo fortemente inclinato o accidentato da rapide in cui si versano grossi affluenti alimentati da numerosi ghiacciai. Ma a Haridwar (dopo 300 km ca.) è già a 320 m di quota e sbocca in pianura. Qui prende una direzione complessiva verso SE – che a Benares diventa verso E – e la conserva fino alla regione del Bengala. In pianura il fiume si ingrossa rapidamente per gli apporti di numerosi notevoli affluenti himalaiani, che sono anche essi alimentati quasi tutti da ghiacciai: per es. i fiumi Gandak e Sun Kosi, che scendono dalle montagne nepalesi. Molto meno rilevanti gli affluenti di destra. Appartiene però a questi il più lungo di tutti, lo Yamuna, che si getta nel G. ad Allahabad. Il regime del G. ha forti piene primaverili causate dallo scioglimento delle nevi, portate riguardevoli e stabili in estate per le abbondanti piogge dovute ai monsoni (portata media a Benares 7700, a Bhagalpur 12.500 m3/s), magre in inverno, durante le quali tuttavia il fiume è ancora largo a Benares 430 m, e profondo quasi 20. Nella regione del Bengala, il G. inclina di nuovo a SE, dividendosi in numerosi rami. Quello maggiore incontra, 70 km a O di Dhaka, il Brahmaputra e forma con esso un unico corso d’acqua denominato Padma. Questo, 100 km più a valle sfocia in mare, dando luogo al delta-estuario del G.-Brahmaputra che si estende per ca. 75.000 km2. La quantità di sedimenti scaricati in mare dall’insieme dei due corsi d’acqua è valutato di molto superiore a un milione di t al giorno; l’interazione tra le correnti fluviali e quelle di marea ha così determinato la costruzione dell’intero apparato deltizio e la sua attiva progradazione verso mare.

Le forti portate estive del G. sono usate largamente per irrigazioni (Upper Ganges Canal, aperto nel 1854, che dà acqua a 3900 km2; Lower Ganges Canal, aperto nel 1878, che distribuisce acqua a 3320 km2). Il fiume naturalmente è navigato su ampia scala per quasi 2200 km (la navigazione inizia 80 km a valle di Hardwar), ed è solcato soprattutto da imbarcazioni, anche di grandi dimensioni, che scendono verso Calcutta con prodotti agricoli (grano, cotone, canna da zucchero) e salgono verso monte con manufatti e riso. Ma lo costeggiano anche per gran parte del corso dense maglie di ferrovie e presso le sue rive o quelle dei suoi maggiori affluenti sono sorte innumerevoli città, fra cui molte notevolmente popolate (tra le altre, Calcutta, Delhi, Kanpur).

Archeologia

Nella valle del G. datano dal 9000 al 3000 a.C. insediamenti di cacciatori-raccoglitori e necropoli relative a nuclei abitativi, con sepolture e corredi assai semplici. Insediamenti con ceramica e strumenti di rame sono piuttosto tardi (2000-800 a.C., Chirand). Nel Doab, popolatosi nel corso del 2° millennio a.C., compaiono villaggi tardoharappani (Hulas, Alamgirpur, Baragon, Lal Qila), dove sono stati rinvenuti oggetti di rame. Nel corso del 1° millennio a.C. si verificò una grande espansione degli insediamenti (Shravasti, Kaushambi, Bitha, Ramchaura, Vaishali, Manjhi, Rajghat). Una nuova classe ceramica (Painted Grey Ware) caratterizza i villaggi stanziali del Doab dall’8° secolo, mentre la Northern Black Polished Ware è presente fino al 1° sec. a.C. (Shravasti, Ayodhya, Kaushambi, Rajghat). Alcuni di questi villaggi furono probabilmente centri dominanti, accresciuti ulteriormente nel 4° e 3° sec. a.C., sfociando nella formazione del primo impero del subcontinente a opera della dinastia dei Maurya: ne sono testimonianza editti incisi su colonne o sulla roccia, colonne con iscrizioni rivolte alle comunità monastiche (Sarnath, Kaushambi, Delhi, Rampurva). Altri centri urbani di grande importanza sono Bitha, Rajgir, Champa, Vaishali; nel Bengala occidentale e nel Bangladesh le città principali sono Tamluk, Mangalkot e Mahastangarh. L’autonomia raggiunta tra 2° e 1° sec. a.C. da molti centri urbani è testimoniata da emissioni monetarie indipendenti e da opere di fortificazione. In età Kushana la cultura urbana raggiunse il massimo splendore (capitali di Peshawar e Mathura). Lo sviluppo dell’arte è documentato dai templi e dalle sculture rinvenute nei siti di Mathura, Sonkh, Sanghol e Shravasti.

Religione

Il G. è il primo dei fiumi sacri dell’India, considerato donatore di prosperità e fecondità, e grande purificatore. Divinizzato in figura femminile, è identificato con Pārvatī e con altre forme della Grande dea e appellato come «madre Gaṅgā». Quale fiume scorreva dapprima in cielo e la sua discesa sulla terra costituisce il tema di un famoso racconto leggendario. Il G., sulle cui rive abitano molti anacoreti, è oggetto di culto, con templi e immagini (è rappresentato o con una figura in parte donna e in parte pesce e come donna seduta su un mostro acquatico). È meta dei pellegrinaggi di immense folle, soprattutto in occasione di feste periodiche e in alcuni mesi dell’anno. Il culto, caratterizzato da sacrifici gettati nell’acqua e dall’offerta dei capelli, è amministrato da brahmani specializzati, detti figli del G. Anche l’incinerazione dei morti avviene di preferenza sulle rive del G.; le ceneri di coloro che muoiono lontani vengono spedite per esser sparse nel fiume.

Vedi anche
Indo (sanscr. Sindhu) Fiume della regione indiana (3180 km), tributario dell’Oceano Indiano. I limiti del suo bacino (1.165.500 km2) si trovano a N negli spartiacque del Karakoram e del Hindukush; a O nelle montagne del Belucistan; a SE nel Deserto di Thar; a E verso il bacino del Gange – meno, naturalmente, ... Brahmaputra Fiume del Tibet e dell’India nord-orientale (2900 km, bacino di 670.000 km2); il nome («figlio di Brahma») deriva dal sanscrito. Nasce da ghiacciai a 4700 m, sul versante settentrionale della catena himalayana (monti Kubigangri e Ganglunggangri) e scorre, con il nome di Yarlung Zangbo, per oltre 1450 ... Yamuna Fiume himalaiano (1400 km), il maggiore affluente del fiume Gange, in cui si getta presso Allahabad. Nasce nel Kumaun occidentale (Himalaya) a circa 3580 m s.l.m., presso Jamnotri. Entra a 440 m s.l.m. nella pianura indostanica. Forse una volta fluiva con direzione S e poi S-O nel fiume Indo, ora invece ... Himalaya Imponente sistema montuoso, il più elevato della Terra con numerose cime oltre i 6000 m e alcune superiori agli 8000. Si sviluppa per 2400 km, con una larghezza media di 200-250 km, tra l’Indo a O e il Brahmaputra a E. Esteso per 600.000 km2, è politicamente diviso tra Pakistan, India, Cina, Nepal e ...
Categorie
  • ASIA in Archeologia
  • DIVINITA ED ESSERI EXTRAUMANI in Religioni
  • ASIA in Geografia
Tag
  • CACCIATORI-RACCOGLITORI
  • BENGALA OCCIDENTALE
  • MONTI VINDHYA
  • INCINERAZIONE
  • PROGRADAZIONE
Altri risultati per Gange
  • Gange
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Adolfo Cecilia Fiume sacro dell'India; svolge il suo corso, di oltre 2.500 Km, dal settore di sud est della catena imalaiana fino all'estremo nord del golfo del Bengala, ove sfocia con un ampio delta, nella cui zona si unisce con il Brahamaputra; con questo condivide la foce. Le notizie riguardanti ...
  • GANGE
    Enciclopedia Italiana (1932)
    (ingl. Ganges; A. T., 93-94) Filippo DE FILIPPI Elio MIGLIORINI Luigi SUALI * È il fiume sacro degli Indiani. È importante per l'ampia pianura alluvionale creata da essa e dai suoi afluenti, la quale costituisce, oltre che una delle tre grandi zone del globo maggiormente popolate, il fulcro dell'India. ...
Vocabolario
gàngava
gangava gàngava s. f. [forma alterata di gangama, gangamo]. – Rete a sacco di forma trapezoidale con la bocca tenuta sempre aperta, usata per rastrellare e pescare le spugne.
gangia
gangia gàngia s. f. [dall’indostano gānjhā] (pl. -ge). – Nome delle sommità fiorite della canapa indiana, dalle quali si ricava una droga con una abbondante quantità di resina.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali